Presto i lavori sulla Goitese per il cippo delle Mille Miglia

CAVRIANA. Sono ormai prossimi a partire i lavori per la sistemazione del monumento che ricorda la sciagura che nel 1957 pose fine alla gloriosa e storica Mille Miglia. L’intervento, a cura e a spese del Ferrari Club di Brescia, comincerà tra un mese e si protrarrà per due settimane.Il 12 maggio, in occasione del 45º della tragedia, una solenne cerimonia sarà tenuta ai piedi del cippo.L’incidente era accaduto sulla statale Goitese, nei pressi di Castelgrimaldo, sul confine tra Guidizzolo e Cavriana. Nell’affrontare una curva una Ferrari aveva sbandato per lo scoppio di un pneumatico ed era piombata tra gli spettatori. Drammatico il bilancio della fuoriuscita di strada. Oltre al pilota Alfonso De Portago e al navigatore Guarner Nelson, avevano perduto la vita 9 persone del pubblico, tra le quali 5 bambini.Per il luttuoso episodio era stato eretto sul posto, a perenne memoria, un monumento. Questo, nonostante le continue e numerose visite, era stato abbandonato a se stesso, anche per la mancata chiarezza sulle competenze per la manutenzione. Qualche anno fa il Ferrari Club di Brescia era intervenuto per ridare decoro a un luogo così frequentato e ricco di significato. Ora, con l’ulteriore degrado, lo stesso sodalizio si è fatto nuovamente e generosamente avanti. Con lui, come ha confermato anche ieri il sindaco Bruno Righetti, è pronta a collaborare l’amministrazione comunale di Cavriana.«Lo stato attuale del monumento – dice il presidente del Ferrari Club di Brescia Luciano Dal Ben – è vergognoso e indecoroso. Io e gli altri 90 soci ci autotasseremo per ripristinare i marmi, rendere leggibili le scritte ed eliminare le erbacce. Metteremo a dimora anche piante sempreverdi. Siamo pure disponibili, se altri non lo faranno, a curare ogni mese la pulizia e il rinnovo dei fiori. Quel luogo merita rispetto».Dal Ben, il cui padre è di origini marmirolesi, pensa già alla cerimonia che sarà celebrata il 12 maggio nell’area del cippo.«Inviteremo – afferma – un monsignore bresciano e i presidenti delle delegazioni dell’Automobile Club di Mantova e Brescia, oltrechè, se possibile, i congiunti di De Portago, di Nelson e delle altre vittime dell’incidente. Quella, sia ben chiaro, non vuol essere una festa. Sarà la commemorazione sentita di una sciagura che ancora stringe i cuori e che meriterebbe altri riconoscimenti imperituri, come, per esempio, l’intitolazione di una via».