Non stupitevi se incontrate gli insegnanti di scuola elementare e i professori delle medie che girovagano fra chiese romaniche e resti di mura medievali: si stanno aggiornando. E se fra tempietti campestri e tracce d’antichi manieri vi imbatterete in frotte di ragazzini, sappiate che stanno facendo lezione. Docenti e allievi delle scuole medie di Bardolino e le classi quinte delle elementari del capoluogo e della frazione collinare di Calmasino sono impegnati in un ampio progetto didattico, dedicato a «chiese e castelli altomedievali nel territorio di Bardolino». L’ha varato il collegio docenti dell’istituto comprensivo Falcone-Borsellino. Rappresenta un’interessante esperienza di coinvolgimento dei giovanissimi nella conoscenza e nella valorizzazione del patrimonio storico ed artistico gardesano. E finirà per coinvolgere anche i genitori e addirittura i turisti. A coordinarlo sono il dirigente scolastico Giovanni Guidorizzi e i professori Fabio Gaggia e Donatella Tarozzi. Gaggia, in particolare, oltre che insegnante della scuola bardolinese, è anche uno dei maggiori esperti di storia gardesana. Vicesindaco a Garda, coordina il progetto archeologico «Adelaide ’99», varato dalle Amministrazioni comunali di Garda e di Bardolino e dalla Provincia di Verona. L’esperienza didattica delle scuole bardolinesi ha preso avvio con l’autoaggiornamento dei docenti, che hanno percorso in lungo e in largo l’itinerario longobardo fra lago ed entroterra, tappa gardesana della grande mostra «Il futuro dei Longobardi» che sta per concludersi presso il museo di Santa Giulia di Brescia. Si sono dunque interessati alla Rocca, alle chiese di San Severo, San Vito e San Zeno e Bardolino, alla pieve di Santa Maria a Cisano e alla pieve di Garda. In avvio d’anno scolastico, ecco le visite giudate al territorio. In svolgimento ci sono anche le escursioni alla mostra bresciana sui Longobardi. In febbraio si terranno dei seminari di studio sui temi del progetto: arte e storia dell’alto medioevo gardesano. L’itinerario didattico voluto dalle scuole bardolinesi comprende inoltre, all’inizio del secondo quadrimestre, una settimana di lavoro interclasse per la realizzazione di una mostra da parte degli alunni. Le opere realizzate saranno esposte in uno spazio pubblico a Bardolino prima della fine dell’anno scolastico. Il tutto darà poi vita ad uno strumento didattico d’informazione sull’argomento: si parla d’un pieghevole ideato e realizzato dagli studenti. Ma non è finita. Gli studenti si trasformeranno anche in guide turistiche. In marzo, condurranno i loro genitori, ma anche i turisti, in primavera già numerosi, a visitare chiese e castelli di Bardolino e dintorni. Gli studenti, insomma, diventeranno veri e propri operatori culturali.