Nella giornata dedicata alla Festa del Lavoro a Salò si dedicheranno alle grandi pulizie con l’operazione «Spazza graffiti!», organizzata dagli Amici del golfo che fanno capo ad Aurelio Nastuzzo. L’obiettivo: cancellare le scritte che imbrattano vicoli, case e palazzi. Armati di colori e pennelli, si divideranno in diversi manipoli raschiando slogan, croci uncinate, sozzure di vario genere e ridipingendo il tutto. Un’operazione di pulizia su base del tutto volontaria, che sarà sicuramente apprezzata. «Ci troviamo alle 8.45 in piazza Sant’Antonio – spiega Nastuzzo -. A differenza degli anni scorsi non c’è bisogno di portare pennelli e tute antischizzo, perchè li forniremo noi. Abbiamo già stilato un elenco di luoghi dove intervenire, cominciando da via di Mezzo, via Fantoni e piazza Sant’Antonio. Vogliamo cancellare buona parte dei graffiti che deturpano le facciate del centro. Saranno impegnati anche sette imbianchini professionisti: Aurelio Bettoni, Roberto Giacomini, meglio conosciuto come il figlio del Doro, Marino Apollonio, Oliviero Stefani, Franco Andreatta, Michele Kristic e Carmelo Pezzotti. Ci hanno dato una grossa mano preparando le tinte, cioè i toni pastello usati sul lago». E i proprietari delle case? «Sono felicissimi, e di sicuro si uniranno a noi. Molti di loro hanno già provveduto a far pulire le pareti delle abitazioni, ma si sono ritrovati (qualche giorno dopo) con nuove scritte. Creando una sorta di…movimento, noi crediamo di poter contribuire ad accrescere la sensibilità in materia». L’anno scorso l’intervento riguardò il muro antistante la scuola media D’Annunzio, alcune parti della facciata dell’Istituto Battisti, poi via Gasparo, via San Bernardino e vicolo Campanile. Stavolta si vuol cancellare quella sigla (Bdp) che da alcuni mesi ha infestato Salò. Gli Amici del golfo avevano messo la taglia di 500 euro sui graffitari che avevano imbrattato un po’ ovunque. «Avevamo deciso di offrire una ricompensa a chi avesse fornito notizie utili a identificare gli autori del gesto – dice il presidente -. Siamo riusciti a sapere che la bravata era imputabile a un gruppo arrivato da Cremona. Pazienza». Nastuzzo è già stato protagonista di una performance negli anni Ottanta, quando costellò di margherite la strada principale della Calchera, uno dei più vecchi quartieri di Salò, trasformandola in un giardino colorato. Allora uno slogan pubblicitario consigliava di dirlo coi fiori. Per richiamare l’attenzione degli amministratori comunali su una serie di questioni irrisolte (il rifacimento della pavimentazione, l’intensificazione dell’illuminazione, la regolamentazione del servizio di nettezza urbana, l’introduzione del divieto di sosta e altro ancora), Aurelio e gli amici del comitato rallegrarono l’asfalto con centinaia di margherite. Adesso l’azione contro gli slogan e le scritte sui muri.
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Una iniziativa volontaristica degli Amici del golfo per ripulire il centro storico
Primo Maggio di ramazza: a Salò cancellano i «graffiti»
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