domenica, Dicembre 22, 2024
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Il direttore dell’ospedale ha lanciato l’idea alla presenza dell’assessore regionale Bresciani. A disposizione, sabato e domenica, il reparto «week surgery»

Progetto chirurgia estetica

Chirurgia estetica, quella cioè per raddrizzare un naso o per creare un seno prosperoso, direttamente ospitata in una struttura ospedaliera pubblica. E’ l’idea di Mauro Borelli, numero uno dell’azienda ospedaliera di Desenzano, che l’ha lanciata alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani e dei primari dell’ospedale «Montecroce».L’ obiettivo è duplice e ambizioso: divenire il primo ospedale pubblico italiano ad accogliere, in regime di libera professione, alcuni chirurghi estetici di provata esperienza ed affidabilità per svolgere la propria attività; poi «fare cassa», così da reinvestire parte dei profitti in interventi a favore dello stesso ospedale.Che la chirurgia estetica sia un business non è una novità. Basti pensare che l’aumento del seno può costare da un minimo di 4.500 ad un massimo di 5.500 euro, il lifting delle cosce 4000/5000 euro, il rimodellamento di ventre e fianchi 4.800/6.000 euro, una rinoplastica 4000/6000 euro.I vantaggi sono per tutti. Per il chirurgo, perchè lavorerebbe in condizioni di assoluta garanzia, in una struttura dotata di reparti di terapia intensiva e di rianimazione; per l’azienda sanitaria, perché metterebbe a disposizione il proprio reparto di week surgery (dislocato al terzo piano del «Montecroce», verrà inaugurato a giugno) nei giorni di sabato e domenica, quando cioè l’attività è sospesa; infine, per il cliente, perché sarebbe sicuramente più tutelato per la presenza di personale specializzato (anestesisti, rianimatori); infine per l’ente ospedaliero, perché potrebbe incamerare risorse finanziarie.Che non si tratti solo di un’idea ma di un progetto già in avanzato studio lo conferma lo stesso direttore generale Mauro Borelli. «Ho incontrato diversi chirurghi estetici ai quali ho illustrato la possibilità. Si sono dichiarati tutti d’accordo per il fatto che l’ospedale di Desenzano si trova in un luogo baricentrico del nord Italia, vicinissimo ad aeroporti e autostrade, in una struttura con stanze di degenza moderne e dotate di bagni. Inoltre è in funzione un reparto di cardiologia ed uno di terapia intensiva, qualora si verificassero eventi sfortunati. Ci sono tre sale operatorie che possono essere benissimo utilizzate in quelle 48 ore».Quanto alla struttura che potrebbe ospitare l’attività di chirurgia estetica è stata già individuata. «Si tratta del nuovissimo reparto di week surgery che sta per essere realizzato al terzo piano. Il servizio sarà in attività dal lunedì al venerdì: ma sabato e domenica potrebbe essere destinato ai pazienti per interventi estetici, che si fanno normalmente in cliniche private. Da verificare la disponibilità del nostro personale (anestesisti e infermieri) che potrebbe essere coinvolto, se consenziente: in caso contrario, i chirurghi da me interpellati hanno assicurato che potrebbero farsi assistere da proprio personale». Per Borelli questa non è una boutade ma una proposta che sta per trasformarsi in uno studio di fattibilità. Dopo averne parlato con l’assessore regionale e gli specialisti (fra cui un noto chirurgo estetico di Milano) sarà ora il turno dei suoi più stretti collaboratori.

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