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Si è tenuta nella notte tra il 27 e il 28 novembre al Catullo di Villafranca un’esercitazione di simulazione dell’emergenza aeroportuale

Prove di sicurezza al Catullo

Si è tenuta nella notte tra il 27 e il 28 novembre al Catullo di Villafranca un’esercitazione di simulazione dell’emergenza aeroportuale. L’allarme è scattato per testare il buon funzionamento del piano generale di emergenza e per verificare la capacità di coordinamento delle operazioni di soccorso in caso di incidente aereo.La simulazione ha previsto la messa in scena di un vero e proprio copione, con una cinquantina di comparse nei panni dei viaggiatori e dei parenti in attesa, un aeromobile, dieci ambulanze, un altro centinaio di persone coinvolte tra vigili del fuoco, polizia, dipendenti del Catullo, personale sanitario e personale del 3° stormo dell’Aeronautica Militare.Il segnale di emergenza è scattato alle 23.30 quando l’ATR 42 messo a disposizione da Air Dolomiti con 46 persone a bordo ha simulato l’atterraggio e l’uscita di pista. L’aereo posizionato di traverso sulla pista, è stato raggiunto nel giro di tre minuti dai mezzi dei vigili del fuoco, l’incendio simulato è stato domato e l’area è stata messa in sicurezza. Tutti gli occupanti dell’aereo – comparse della Croce Rossa Italiana – sono stati selezionati in base alle condizioni sanitarie e portati ad una postazione medica specializzata nelle operazioni di primo soccorso.La regia e il coordinamento degli interventi veniva assunto da Vigili del Fuoco, Direzione sanitaria e polizia; un Centro Operativo di Emergenza gestiva i contatti con questura e prefettura, mentre all’interno dell’aerostazione venivano attivati il punto di ricongiungimento familiari e l’area per la raccolta dei superstiti.Durante le operazioni di simulazione – realizzate nella fascia oraria di chiusura del Catullo – sono state utilizzate tutte le attrezzature disponibili come in una situazione reale ed è stata istituita una squadra responsabile delle gestione della normale operatività dello scalo, con il dirottamento dei voli in arrivo, il blocco di quelli in partenza e la riprogrammazione del traffico su altri aeroporti.L’esercitazione era iniziata prima delle 21 con la distribuzione degli incarichi tra le comparse; a partire dalle 23 è stata simulata la procedura di avvicinamento, poi l’impatto, l’allarme e la dichiarazione dell’emergenza. Alle operazioni – chiuse attorno alle 2 – hanno preso parte i rappresentanti della Società di Gestione con il ruolo di coordinamento, ENAC, forze dell’ordine, guardia di finanza, aeronautica militare, vigili del fuoco, il Servizio di urgenza e di emergenza medica del 118 che sovrintende il soccorso sanitario.

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