“La scelta di un luogo dove organizzare un evento in grado di attrarre migliaia di visitatori è sempre difficile, ma, fortunamente, la Provincia di Brescia offre un tale ventaglio di ville, castelli e palazzi da avere solo l’imbarazzo della scelta”, sostiene l’Assessore alla Cultura e al Turismo della provincia di Brescia, Silvia Razzi, orgogliosa di rappresentare un territorio di grande valenza e grandi opportunità.
È stato così per le passate edizioni di “Made in Provincia di Brescia, territorio da vivere“, la manifestazione organizzata dalla Provincia di Brescia quale importante azione promozionale delle eccellenze bresciane, che ha già saputo far apprezzare la meravigliosa Abbazia di Rodengo Saiano, la grandiosa Villa Fenaroli di Rezzato e il bellissimo Palazzo Cigola Martinoni di Cigole che ha stupito i numerosissimi visitatori e sarà così anche per le edizioni future.
Il prossimo appuntamento è in calendario per il fine settimana del 17-18 maggio e il luogo prescelto si trova alle porte del lago di Garda, nella bella città di Montichiari, dominata dalla collina di San Pancrazio. Sarà, infatti, il romantico Castello Bonoris con il parco circostante ad ospitare prodotti e manufatti, rigorosamente frutto dell’ingegno e dell’abilità dei bresciani.
“È una scelta che permetterà di scoprire o riscoprire Montichiari, una cittadina che solitamente e, ingiustamente, non figura fra le mete turistiche, ma che ancora può raccontare il suo importante passato con testimonianze d’eccezione – ricorda l’assessore Silvia Razzi -. Montichiari, dopo anni di oblio, è rinata grazie all’impegno e alla lungimiranza dell’Amministrazione comunale, con il Sindaco Elena Zanola in prima linea, e oggi può vantare proposte culturali di rilievo”.
Chi giunge a Montichiari è immediatamente attratto da una curiosa costruzione che sembra uscire da una fiaba, è il Castello Bonoris, fatto costruire dal Conte Gaetano Bonoris a fine Ottocento e volutamente ispirato a quello del Valentino di Torino. Ideato originariamente dal più celebre architetto bresciano dell’epoca, Antonio Tagliaferri, ma successivamente portato a termine dall’architetto Melchiotti, il castello ha preso il posto dell’antica rocca risalente al X secolo ed è una suggestiva “fortezza”, con torrette dalla merlatura a coda di rondine, alla quale si accede da un ponte levatoio. Un caratteristico cortile interno sul quale si affacciano loggiati conduce nei vari ambienti con decori, soffitti a cassettoni e affreschi. Non manca la cappella privata.
Il castello è collegato da una bella passeggiata alla Pieve di San Pancrazio che affonda le sue origini attorno al V oVI secolo. Di impronta romanica, la pieve conserva pregevoli affreschi fra cui opere di Callisto Piazza e alcuni lacerti di un “San Pancrazio a cavallo”, attribuito al Romanino.
“Una visita alla città – consiglia l’assessore Razzi – deve assolutamente prevedere il settecentesco e monumentale Duomo che sorge in piazza Santa Maria e che conserva una pala del Romanino nonchè la Civica Pinacoteca Antonio e Laura Pasinetti che, dopo un grande lavoro di restauro, catalogazione e ordinamento custodisce e divulga l’opera del pittore Antonio Pasinetti. Da non mancare, Palazzo Tabarino, ex sede municipale, oggi Museo Lechi che ospita la celebre collezione di dipinti antichi dei conti Luigi e Piero Lechi, discendenti di una delle più importanti famiglie nobiliari bresciane. La raccolta, che annovera, tra i molti capolavori, splendide opere del Moretto e del Ceruti, fino a Giugno 2014, costituisce, inoltre, il proseguimento ideale alla mostra in corso a Palazzo Martinengo in Brescia “Moretto Savoldo, Romanino Ceruti, 100 capolavori dalle collezioni private bresciane che invito ad ammirare”.
La scoperta della cittadina può portare anche al Museo del Risorgimento, allestito in quello che fu il coro di una chiesa secentesca e al Centro Fiera che, oltre ad essere sede di importanti eventi, ospita il Museo Bergomi, frutto della collezione etnografica del pittore bresciano Giacomo Bergomi.
“L’edizione di maggio di Made in provincia di Brescia, territorio da vivere, sarà, quindi, un’occasione da non perdere e la città di Montichiari – conclude Silvia Razzi – passerà poi il testimone a Lonato alla quale è idealmente legata dalla figura e dalle opere dell’architetto Antonio Tagliaferri i cui disegni, tra i quali quello del Castello Bonoris, sono custoditi dalla Fondazione Ugo da Como. L’appuntamento di Lonato è in programma per il 20 e 21 settembre 2014”.
(Nelle immagini: il Castello Bonoris di Montichiari – foto Merighi e Assolato – e l’assessore provinciale Silvia Razzi)