In piazza Biolchi è stata inaugurata una mostra di pittura dal titolo «Dal lager alla vita» e contemporaneamente è stato presentato il volume «L’urlo di Munch» edito da Vannini di Gussago. Due settori un unico personaggio: Agostino Barbieri. Un artista gardesano che nella sua vita ha dovuto sospendere forzatamente la sua attività artistica per motivi bellici e per una drammatica deportazione a Mauthausen. A Polpenazze la mostra di articola in due distinti, e divisi, settori: una dedicata al lager, attraverso 8 quadri esposti nella saletta antistante la biblioteca; il secondo, con 16 quadri, riguarda la natura ed il paesaggio gardesano (secondo piano, sala consiliare). «All’orrore e allo sgomento trasmessi dalle immagini scheletriche di Mauthausen, si contrappongono – afferma Arsenio Palamone presidente della Biblioteca comunale di Polpenazze – i colori e i sentimenti di gioia, di serenità e d’amore per la vita, che si provano ammirando i sedici quadri esposti nella sala consiliare». Giancarlo Ribelli, sindaco di Polpenazze tende a sottolineare che la mostra «allestita in pieno agosto (durerà sino al 15), non celebra anniversari nè ricorrenze, bensì il trionfo della bellezza e della libertà sulla barbarie e la violenza». Nel suo libro Barbieri racconta brani della sua storia con ricordi indimenticabili come l’incontro visivo con il quadro «L’urlo di Munch» avvenuto in casa Gruber a Biarritz. «Mi fermo senza parole, incantato e sorpreso… Continuo a guardare quel quadro, sono inchiodato davanti a quella figura dalla bocca spalancata che si porta le mani alle orecchie per non sentire il grido di dolore e di disperazione, quell’urlo che è la versione pittorica di ciò che Munch aveva pronosticato: “Tempi duri stanno per venire”». La mostra sarà aperta dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle 18.00 alle 22.00 nei giorni festivi e dalle 18.00 alle 22.00 nei feriali. Ingresso libero.
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In piazza Biolchi è stata inaugurata una mostra di pittura dal titolo «Dal lager alla vita»