Sta per scattare l’operazione campeggi puliti sul lago di Garda. Prima di Pasqua e dell’estate è infatti necessario garantire un servizio di raccolta differenziata a queste «piccole città che in sei mesi nascono e muoiono, organizzando un servizio studiato ad hoc». Parole dell’ingegner Elena Bordignon, direttore generale del Consorzio bacino Verona 2 quadrilatero. È intervenuta su questo tema, come Paolo Malesani, responsabile del Servizio gestione rifiuti della Provincia, al convegno «La gestione dei rifiuti: vincoli normativi e opportunità», organizzato dal Centro nazionale opere salesiane formazione e aggiornamento professionale (Cnosfap) di Bardolino,L’argomento è di grande attualità anche nella nostra provincia, a prescindere dall’emergenza Napoli che, oggi più che mai, pone l’attenzione sulla questione immondizie e relativo recupero dei materiali. Va tanto più considerata sul Garda alla vigilia della nuovo avvio della stagione turistica, quando la popolazione gardesana lievita vertiginosamente occupando alberghi, pensioni, appartamenti, residence e campeggi. Proprio qui, dove si concentrano grossi numeri in spazi relativamente stretti, «serve organizzare un servizio di raccolta mirato».La questione sarà vagliata in settimana in Provincia, dove sta per essere approvato il «Protocollo d’intesa stilato con il Consorzio di Bacino Verona 2». Il documento definisce le modalità di gestione, raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti in tutti i camping della Riviera degli Olivi, che sarà unicamente gestito dal Consorzio bacino Verona 2 quadrilatero. «È un progetto sperimentale e si parte da Peschiera», spiega Bordignon. «Qui è appena iniziato il servizio porta a porta e l’amministrazione ha chiesto che i campeggi dispongano di un servizio confacente e specifico». Ovvio, infatti, che in queste cittadelle del turismo la raccolta non possa essere svolta come sul territorio comunale: «Pensiamo per esempio alla produzione del vetro», dice Bordignon. «Semplici campane non possono contenere picchi di produzione molto più alti di quelli scartati abitualmente e quindi non gestibili come nella raccolta dei rifiuti urbani. Lo svuotamento deve essere assai più frequente e in orari compatibili con i tempi di chi è in vacanza».Andrebbe anche detto che, quando la gente è in ferie, o in gita in un parco del divertimento, assume atteggiamenti diversi da quelli che tiene a casa propria. Nei parchi, per esempio, anche se esistono cestini idonei, è raro che chi mangia una fetta di pizza pensi a gettare la forchetta di plastica in un contenitore, il piatto di carta in un altro, l’avanzo nell’umido. Allarga le braccia l’esperta, facendo notare che così si crea una quantità enorme di quella speciale fattispecie di rifiuto che si definisce, tecnicamente, «tal quale». «Che non è nemmeno secco e da cui non si può recuperare proprio nulla». È una forma di mancanza di educazione e senso civico rilevata un po’ in tutte le strutture turistiche. Ma le proprietà dei camping difendono i loro ospiti. «Alcuni gestori hanno fatto notare che il problema si risolverebbe dando gli strumenti per attuare davvero la “differenziata”. Molti hanno giustamente evidenziato come il turista che sceglie il campeggio, a parte i ragazzini che tendono a risparmiare, lo faccia per trascorrere le sue vacanze nella natura ed sia quindi sensibile ai problemi dell’ambiente. Sono dunque convinti che i loro clienti, soprattutto famiglie, non esiteranno a fare la differenziata se supportati da un servizio idoneo».Così Provincia, Consorzio e Assogardacamping si sono accordati nel mettere il tutto nero su bianco e per essere operativi in un paio di settimane. «Prima di Pasqua, quando il lago si animerà moltissimo», nota Bordignon. La quale poi precisa: «Alla Provincia spetta il ruolo di controllare che il recupero del rifiuto sia massimo, al Consorzio il compito di organizzare il servizio affidandolo in appalto a un’unica ditta specializzata che lo effettuerà in tutti i campeggi, in ogni Comune della costa veronese. Si parte da Peschiera ma si arriverà a Malcesine». E chiude: «I gestori dei campeggi, ai quali sarà fornita una serie di attrezzature speciali (press-container e cassonetti idonei), dovranno impegnarsi a sensibilizzare gli ospiti per effettuare davvero la “differenziata”».
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Iniziativa del Consorzio Bacino Verona 2, in accordo con gli operatori del settore e la Provincia
Raccolta differenziatain tutti i camping del lago
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