Nona edizione del raduno internazionale del volo degli aeromodelli radiocomandati. L’appuntamento è per sabato 9 aprile, nella mattinata, presso il porto nuovo, in zona lungolago Cavazzocca Mazzanti.
La manifestazione si svilupperà in due giornate: sabato 9 e domenica 10 aprile ed è organizzata dal Gruppo Aeromodellistico del Garda.
Le due giornate vedono la partecipazione di modellisti provenienti dall’Italia, dalla Germania, Francia e Svizzera con al seguito numerosi aeromodelli riproducenti un gran numero di idrovolanti che nel corso del secolo scorso hanno solcato i cieli di tutto il mondo, atterrando e decollando dalla superficie di laghi, fiumi ed oceani.
“Ci sono modelli di tutte le dimensioni – spiega il comandante Alitalia Massimo Azzali , organizzatore della manifestazione – da pochi centimetri sino ad arrivare ai 3,5 metri. Questo è un bellissimo idrovolante bimotore costruito e portato in volo da un abile aeromodellista francese nella passata edizione. Si possono ammirare – continua il comandante – stupende macchine volanti in miniatura, in tutti i loro dettagli, frutto di centinaia di ore di paziente e meticoloso lavoro.”
Nelle passate edizioni vi hanno partecipato 42 modellisti con 60 idromodelli. Abili piloti, abili costruttori, instancabili studiosi di quello che fu il periodo d’oro dei voli con gli idrovolanti, dai primi anni venti, sino al periodo postbellico, con la ricerca di documentazione e progetti per poter riprodurre fedelmente ogni aereo.
“Non dimentichiamo che proprio il Lago di Garda nel periodo che va dal 1927 al 1938 è stato teatro di numerosi voli – sottolinea Azzali – proprio di mezzi aerei che erano riconosciuti come ” bolidi dell’aria”, ospitando a Desenzano il Reparto di Alta Velocità il cui scopo era la formazione di piloti e lo sviluppo di macchine in grado di battere il record assoluto di velocità per aeromobili. Attività culminata con la conquista nell’ottobre 1934 del record tuttora imbattuto per un idrovolante di ben 709 chilometri ora ad opera del maresciallo Francesco Agello con il suo bolide MC72 costruito dalla Macchi.”
Sergio Bazerla
Sorry, Lazise!!!