La Provincia, urgentemente sollecitata a occuparsi del ponte pericolante di Peri, potrebbe farlo ma solo in collaborazione con altri enti. Questa infrastruttura, che rischia di crollare, è stata all’ordine del giorno della terza commissione provinciale per la viabilità convocata lunedì dal presidente, il consigliere Giorgio Girelli, il quale nota: «La situazione è grave, ma, in questi giorni, è emersa la possibilità di avere un finanziamento straordinario», ricorda.«La Provincia Autonoma di Trento e la Regione Veneto hanno, infatti, siglato un accordo e sono disposte e mettere in campo risorse per finanziare un intervento di risanamento». Girelli ha ricordato che in terza commissione è intervenuto il consigliere Fausto Sacchetto, che rappresenta la Provincia nel Cda dell’Autobrennero spa, che porterà al più presto il problema all’attenzione del presidente Silvano Grisenti.Lunedì erano in sala Rossa Virgilio Asileppi e Filiberto Semenzin, sindaco di Brentino Belluno e assessore ai lavori pubblici di Dolcé, i due comuni collegati dal ponte. Presente pure l’assessore alla viabilità, Luca Sebastiano, che s’è accomiatato convocando un incontro tecnico la settimana prossima.Asileppi e Semenzin sono arrivati ai Palazzi Scaligeri agguerriti, decisi a indurre la Provincia a collaborare finanziariamente alla ristrutturazione. E questo anche se in passato, come ha notato con un pizzico di polemica il consigliere capogruppo dell’Udc Giuseppe Laiti, si erano battuti non per una sistemazione ma per la costruzione di un’altra opera. «È scandaloso», ha esordito Asileppi, «che l’unico ponte che attraversa l’Adige nell’arco di 40 chilometri, molto usato da mezzi pesanti e percorso da auto e pedoni, sia per tutti ad alto rischio. Se avessi più coraggio bloccherei il traffico così qualcuno dovrebbe pur risolvere quest’annosa questione».Ha così ricordato lo studio da lui commissionato al professor Modena, consulente della Provincia, spedito ai presidenti della Regione Veneto, Giancarlo Galan, e della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dallai, e all’assessore regionale alla viabilità Renato Chisso.«Questo ponte, di cui non si conosce nemmeno la proprietà, fu costruito nel 1940 dal Genio civile», spiega. «Da allora non è più stata fatta una seria manutenzione e l’opera non dà più garanzie di stabilità. Tuttavia, in base alla stima di Modena, basterebbero 2milioni e 100 mila euro per mettere in sicurezza piloni, balaustra e sistemare la parte superiore».E incalza: «C’è un’intesa, tra Veneto e Provincia autonoma di Trento, che punta a promuovere lo sviluppo dei Comuni di confine adeguando i servizi per favorire lo sviluppo culturale, sociale ed economico. Prevede la valorizzazione delle infrastrutture con particolare attenzione alla viabilità. La Provincia Autonoma, secondo tale accordo, stanzierebbe parte dei fondi. Pure Autobrennero Spa potrebbe farlo perché interessata a contribuire alla sistemazione di una via che, seppur indirettamente, serve l’autostrada».E esorta: «Anche la Provincia dovrebbe metterci del suo, perché il ponte di Peri collega la statale 12 con la provinciale 11 e quindi altre strade di sua proprietà dirette in Trentino, e pure verso Baldo e Lessinia». Semenzin ha ribadito il concetto e invitato a sua volta la Provincia a intervenire.Interviene Laiti: «Da tempo insisto sulla riqualificazione del ponte di Peri, per cui avevo anche proposto un raddoppio delle corsie, da due a quattro. Finora, però, la mia proposta non era stata presa in considerazione perché i sindaci volevano un ponte nuovo. Mi fa piacere», sorride, «vedere che le stesse persone si sono ricredute e, a loro volta, sostengono che è meglio riqualificare l’esistente, con notevole risparmio, piuttosto che progettarne e realizzarne un nuovo servizio».Sia lui sia Asileppi avrebbero già contattato Veneto Strade spa: «Tempo fa ne ho discusso col presidente, Gastone Vinerbini», precisa Asileppi. «Il suo ente potrebbe partecipare, ma se lo facessero pure Provincia, Regione, Autobrennero e Provincia autonoma di Trento». Anche per Laiti, viste le competenze nella viabilità, sarebbe questa la società adatta a curare la questione, aprendo un tavolo di confronto. La settimana prossima incontro tecnico. «Per la terza commissione è un buon risultato, e soprattutto concreto», chiude Girelli.
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La commissione viabilità dei Palazzi Scaligeri ascolta i sindaci interessati. Presto un incontro tecnico