Nella riunione svoltasi a Salò per i controlli legati alle concessioni di boe, pontili, spiagge e quant’altro (si tratta del cosìdetto «extraportuale»), cui hanno partecipato Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili urbani delle varie località rivierasche, si è accennato anche della nuova disciplina della navigazione sul Garda, divenuta operativa su tutto il lago dopo l’approvazione della Provincia autonoma di Trento. Con l’arrivo della bella stagione, i turisti cominciano a mettere in acqua i motoscafi. E le forze dell’ordine affilano le armi per evitare scontri tra chi vuole provare l’ebbrezza della velocità e chi, invece, ama la tranquillità (velisti, bagnanti, appassionati di canottaggio). Tra quanti si danno da fare per pubblicizzare la nuova normativa c’è Pierlucio Ceresa, funzionario della Comunità (l’ultimo incontro lo ha effettuato con gli studenti dell’Istituto tecnico «Battisti» di Salò). Ceresa spiega i cambiamenti appena entrati in vigore. La protezione della fascia costiera, entro la quale i natanti a motore non possono navigare, è ridotta a 300 metri dalla riva (anzichè 500) e a 150 metri in alcune zone (il promontorio di Sirmione – punta Grotte, l’isola Borghese-Cavazza, il golfo di Salò). Il limite massimo di velocità è stabilito in 20 nodi di giorno e 5 di notte, non più quindi 22 e 10 nodi. Vengono ribaditi alcuni divieti di navigazione (negli spazi riservati alla balneazione, mantenuti a canneto o di rilevanza naturalistica e archeologica) e date indicazioni di carattere ecologico (per la manutenzione, il rifornimento e lo scarico di rifiuti). Non è più prevista la presenza di una barca di appoggio per i sub che si immergono partendo dalla spiaggia. Lo sci nautico è consentito, dalle ore 8 alle 20, con tempo favorevole e lago calmo, nelle acque distanti almeno 500 metri dalla riva. Proibito l’utilizzo delle tavole a vela sulla rotta dei mezzi di linea, nei porti, ecc. Introdotte norme di comportamento per la sosta nelle zone portuali, salvo negli spazi autorizzati. Non è possibile provocare rumori superiori a 60 decibel, misurati a venti metri di distanza. Nel Trentino permane il divieto assoluto alla navigazione a motore, ma sono state ampliate le categorie di soggetti che possono derogare: forze dell’ordine, battelli pubblici non di linea, pescatori residenti nei comuni trentini rivieraschi, velisti in entrata ed uscita dai porti (o in difficoltà). «Con la pubblicazione della legge della Provincia autonoma e la sua entrata in vigore – aggiunge Ceresa in una nota diffusa sul notiziario della Comunità -, divengono effettive e vigenti le analoghe disposizioni delle leggi precedentemente approvate da Regione Lombardia (n. 20 del ’94) e Veneto (n. 52 dell’89 e successive modifiche). Gli interessi tutelati riguardano la sicurezza, la tutela dell’ambiente, lo sviluppo turistico. E’ opportuno rilevare, però, che non esistono indicazioni per quanto riguarda la pubblicità della nuova normativa, nè alcun finanziamento. «Abbiamo già fatto presente tale esigenza. Occorre una capillare ed efficace divulgazione, mediante strumenti idonei. Noi ci siamo dati da fare, in occasione delle fiere di inizio anno. Ma punteremo soprattutto sull’annuale convegno con l’Adac (l’Automobil club tedesco), che si terrà l’8 maggio».
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In vigore su tutto il lago la normativa per la navigazione. In Trentino resta valido il divieto assoluto ai mezzi a motore
Ridotti i limiti di velocità e meno problemi per i sub
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