venerdì, Novembre 22, 2024
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Riforma legge turismo in Lombardia. Parolini: “Strumento concreto e rinnovato”

“Quella che presentiamo non è un semplice aggiornamento normativo, ma una vera e propria riforma che offre a tutto il comparto uno strumento moderno, concreto ed innovativo, per la quale Regione mette a disposizione uno stanziamento iniziale di 25 milioni di euro”. Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Turismo, Commercio e Terziario di Regione Lombardia, durante la conferenza stampa di presentazione della progetto di riforma delle politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo, approvato dalla Giunta.

SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE – “Il presidente Maroni – ha sottolineato l’assessore – che come sapete è impegnato a Roma per l’elezione del Presidente della Repubblica, mi ha pregato di riferire la sua grande soddisfazione per questo progetto che riforma un settore fondamentale dell’economia lombarda”.

COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI – “La riforma è stata scritta – ha spiegato Parolini -ascoltando gli operatori del settore e gli stakeholder coinvolti. Un contenitore aperto alla loro creatività che punta a mettere insieme forze e risorse senza inutili sprechi, a coordinare ed esaltare le differenze e la varietà dei territori, a fare leva sul capitale umano quale aspetto distintivo dell’accoglienza, a far incontrare pubblico e privato e a mettere in rete le eccellenze in una logica di promozione integrata e flessibile, che permetterà al nostro sistema turistico di fare massa critica sui mercati e di cogliere le opportunità che offre un settore in continua crescita nonostante la crisi”.

AUMENTARE ATTRATTIVITÀ – “Il turismo in Lombardia può contare su 55.000 imprese e sulla professionalità di più di 240.000 addetti e, soprattutto, sulla ricchezza di un’offerta che passa attraverso Milano, le città d’arte, il turismo religioso, la natura, l’enogastronomia e il benessere, le aree turistiche lacuali e montane. Questo patrimonio – ha affermato Parolini – per essere adeguatamente valorizzato ha tuttavia bisogno di strumenti efficaci per aumentare la propria attrattività, per superare la frammentarietà della promozione e dell’accoglienza e per competere nella vastità del mercato globale”.

EXPO – Riferendosi ad Expo 2015 l’assessore ha specificato che l’evento rappresenta il primo grande appuntamento su cui potremo misurare la qualità del nostro sistema turistico. L’Esposizione universale sarà infatti una vetrina fondamentale, che consentirà di diffondere a livello internazionale l’immagine della Lombardia e di far compiere alla nostra regione un vero proprio salto di qualità con effetti stabili e duraturi  sul tessuto produttivo ed economico”.

INTEGRAZIONE – “La Lombardia – ha rimarcato l’esponente della Giunta Maroni – punta su un’offerta basata sul concetto di ‘turismo esperienziale’, un approccio concreto che supera la semplice visita della destinazione per offrire ai turisti un’esperienza di viaggio più completa, un percorso attraverso l’arte e la storia del territorio, le tradizioni, l’enogastronomia e il contatto con la natura. Per questo – ha detto Parolini – con questa riforma puntiamo a sostenere il comparto creando reti di imprese, partenariati pubblico-privati, incentivi per la formazione e accordi inter-istituzionali, perché la qualità nell’accoglienza e l’attrattività sono elementi alla cui definizione concorrono anche altri ambiti dell’economia come il commercio e i servizi”.

CLASSIFICAZIONE STRUTTURE – “Tra le novità che apporta il progetto di Legge – ha evidenziato l’assessore – c’è anche l’introduzione di una griglia  che fissa dei criteri precisi per la classificazione delle strutture ricettive, tenendo conto dei servizi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla classificazione con le ‘stelle’,(ad esempio se la struttura accoglie o meno gli animali, se fornisce servizi per persone disabili, se è stata recentemente oggetto di ristrutturazione).

REGOLAMENTAZIONE – L’assessore ha infine informato che “la riforma porterà anche a una regolamentazione delle ‘case vacanza’. “Solo a Milano – ha concluso Parolini – ci sono 7.000 appartamenti che vengono affittati a scopo turistico, noi vogliamo renderli riconoscibili e dargli un inquadramento con regole e norme da osservare, come tutti gli altri operatori che gravitano nel settore ricettivo.

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