mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Ultimato il restauro dell’affresco medievale offerto dalla Soprintendenza. Anche la chiesetta di San Nicolò verrà presto recuperata

Risplende la Madonna del latte

La Madonna in trono, o Madonna del latte, della chiesetta di San Nicolò, affresco del quattordicesimo secolo attribuito alla Scuola giottesca, è ritornata a splendere grazie al recente restauro seguito e offerto dalla Soprintendenza per il patrimonio artistico e storico del Veneto. I visitatori della chiesetta, costruita intorno al Millecento, possono così ammirare l’opera, uno degli affreschi meglio conservati presenti nel territorio del Comune e con tutta probabilità parte centrale di un trittico che, secondo l’usanza dell’epoca, riprendeva la Madonna centralmente, con ai lati le raffigurazioni dei Santi che venivano venerati nella zona. «Si è decisamente trattato di un recupero provvidenziale», spiega Sergio Marconi, dell’associazione culturale Francesco Fontana, «perché nell’eseguire i lavori ci si è resi conto che l’affresco risultava un po’ staccato dalle malte e quindi vi era il concreto rischio di perderlo o nell’ipotesi migliore di vederlo ulteriormente danneggiato». «Per questo, con la prima fase del recupero», prosegue Sergio Marconi, «si è proceduto a fissarlo al muro e soltanto in seguito la restauratrice Alessandra Cottone è intervenuta a ravvivare i colori oscurati sia dalla polvere che dall’annerimento del fumo delle candele votive». «Il restauro è stato offerto dal ministero per i Beni e le Attività culturali, attraverso la Soprintendenza, a fronte della richiesta di contributo presentata, quattro anni fa, da don Edoardo Sacchella al momento in cui si iniziò a recuperare l’abside e il campanile della chiesetta, recuperata al culto nel 1953». Ma la chiesetta di San Nicolò, da sempre gestita dalla comunità di Lazise, sarà presto oggetto di un completo recupero. «Si tratta di un intervento già deliberato», preannuncia ancora Sergio Marconi, «e che sarà finanziato dal Banco Popolare di Verona e Novara; il progetto è di un tecnico di Lazise e contiamo di iniziare molto presto. Questo lavoro, insieme a quello, attualmente in corso, per il recupero della Dogana Vecchia, restituiranno certamente al paese uno degli angoli più rappresentativi di tutta la sua storia».

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