L’evento è storico. Dopo sei anni la stazione carabinieri di Gargnano torna ad avere la motovedetta. Negli anni sono stati centinaia gli interventi di soccorso nel medio e alto lago. Gargnano è infatti strategicamente importante potendo raggiungere, con pochi minuti di navigazione Maderno, Limone, Campione, paesi dove sono migliaia i turisti, i velisti e i surfisti. Non a caso da un paio d’anni a Bogliaco, ma solo in estate, è di stanza il motoscafo della Guardia costiera, pronto a prendere il largo in caso di necessità. Sei anni fa – era periodo di tagli alle spesa pubblica anche nell’Arma – la motovedetta di Gargnano venne trasferita sul lago di Como. Una decisione che sollevò polemiche e proteste. Nonostante le richieste, legate alle necessità di intervento, si sono dovuti attendere sei anni per riavere nel medio e alto Garda una motovedetta da coordinare con gli equipaggi di Salò e Riva e quelli della sponda veronese. L’importanza di avere a Gargnano – la stazione conta solo sei uomini – la motovedetta dei carabinieri era stata rimarcata tre anni fa, il 13 agosto, quando fra Limone e Desenzano annegarono tre turisti scozzesi. Richard John Harrys, 50 anni, i figli Luke di 7 e Timothy di 13 anni, il cui corpo non è mai stato ripescato. Erano partiti da Limone con un motoscafo in compagnia di John Lilley, 44 anni e dei figli Andrew, 15 anni, e Alison, 13 anni, tutti di Aberdeen in Scozia, quando un violento temporale li coinvolse senza dare loro scampo. Oggi pomeriggio il varo della motovedetta. A bordo due carabinieri esperti: l’appuntato scelto Paolo Tuccio e l’appuntato Efisio Asseni con tante ore di navigazione alle spalle ed esperienza da vendere. La motovedetta solcherà il Garda anche in inverno.
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Dopo sei anni di sospensione del servizio. Lo scafo dei carabinieri, un aiuto prezioso
Ritorna la motovedetta
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