Il capolavoro di Gianantonio Pellegrini, intitolato "Salmace ed Ermafrodito", torna a Calvagese della Riviera dopo un prestito al Museo Civico di Vicenza. L'opera, realizzata attorno al 1710 e considerata un esempio emblematico del Rococò veneziano, sarà nuovamente esposta nella Collezione permanente del MarteS Museo d'Arte Sorlini a partire da giovedì 13 febbraio. In occasione del rientro dell'opera, la Fondazione Sorlini organizza un incontro dal titolo “Salmace ed Ermafrodito: Gianantonio Pellegrini, dal Veneto all’Europa e ritorno”, dove il relatore Emanuele Principi dell'Università di Padova approfondirà la storia e le innovazioni iconografiche del dipinto.
La tela rappresenta una scena mitologica tratta dalle Metamorfosi di Ovidio, in cui Salmace prega gli dei affinché possa unirsi eternamente con Ermafrodito. Questa opera non solo riflette l'estetica rococò, ma anche l'abilità di Pellegrini nel trasmettere emozioni attraverso il colore e la luce. Dopo essere stata esposta a Vicenza in dialogo con opere settecentesche di Tiepolo e Pittoni, "Salmace ed Ermafrodito" arricchisce ulteriormente la già vasta collezione del MarteS, che celebra l'arte veneta del XVII e XVIII secolo.