La piastrina dell’alpino Giulio Comincioli, ritrovata nel fango di un lager polacco, sta per tornare a casa dopo oltre 80 anni. Il soldato, nato nel 1915 e scomparso nel 2008, fu fatto prigioniero dopo l’8 settembre 1943 e la sua placca di riconoscimento è stata rinvenuta dallo storico Stefan Marcinkiewicz vicino al campo di prigionia di Bogusze-Prostki, attivo dal 1941 al 1945. La consegna della piastrina ai nipoti avverrà sul Garda, aprendo una nuova pagina nella storia familiare che fino ad ora era rimasta sconosciuta.
Alessandro Comincioli, nipote del fuciliere alpino, ha scoperto il ritrovamento attraverso i social media e si è detto sorpreso, poiché né lui né altri membri della famiglia erano a conoscenza della cattura del nonno. Giulio Comincioli, originario della frazione di Sasso a Gargnano, fu catturato sul confine italo-austriaco e deportato in Polonia. Dopo la guerra lavorò come muratore fino alla pensione. Alessandro ha già avviato le pratiche necessarie per riportare la piastrina a casa, dove potrà finalmente essere custodita con dignità dalla famiglia.
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