Riva del Garda: obbligo di dimora revocato alla sindaca Cristina Santi La sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, ha ottenuto la revoca dell’obbligo di dimora che le era stato imposto in seguito a una maxi inchiesta giudiziaria sul fenomeno della corruzione nel Trentino Alto Adige. L'indagine, avviata lo scorso dicembre, ha coinvolto un totale di 77 persone e ha portato all'arresto di 9 individui tra imprenditori e amministratori locali, accusati di associazione a delinquere. Gli avvocati difensori della sindaca hanno comunicato la decisione del Giudice per le indagini preliminari (Gip), evidenziando come Santi si sia sempre dichiarata estranea ai fatti. "Confido che questo sia un primo passo per giungere a un definitivo accertamento della mia innocenza", ha commentato.
L'inchiesta è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Trento e ha svelato l'operato di un gruppo affaristico guidato dall'imprenditore Renè Benko, ritenuto responsabile di influenzare le decisioni delle pubbliche amministrazioni trentine nel settore edilizio. La misura cautelare nei confronti della sindaca è stata annullata dopo pochi giorni dalla sua imposizione da parte del Gip.