Una vicenda particolare sta tenendo banco a Riva del Garda, dove è in corso un processo per l’omicidio di Maria Rosca, una donna moldava di 46 anni. La tragedia si è verificata nel gennaio 2022, quando la vittima è precipitata dalla finestra della sua abitazione al terzo piano di una palazzina in via Fiume. Inizialmente si pensava a un incidente, ma le indagini hanno successivamente rivelato elementi che fanno propendere per l’ipotesi di omicidio.
L’uomo coinvolto nel caso è un cittadino rumeno di 48 anni, compagno della vittima. Grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nelle vicinanze, è stato accertato che l’imputato era presente in casa al momento della tragedia e che stava avvenendo una discussione tra i due. Inoltre, durante l’autopsia sono state riscontrate delle lesioni sul corpo della donna.
Nonostante siano passati più di due anni dal fatto e un anno dalla richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura di Rovereto, l’udienza preliminare è stata rinviata perché gli atti del processo non erano stati tradotti in rumeno, la lingua madre dell’imputato. Questo errore formale ha comportato il rinvio dell’udienza.
Ora bisognerà attendere il prossimo 18 luglio per conoscere l’esito della vicenda. Nel frattempo, questa storia ha scosso profondamente la comunità rivana, che segue con interesse lo sviluppo del processo.