martedì, Aprile 15, 2025
HomeEconomiaRoma e economia dei servizi: appalti pubblici a rischio equità

Roma e economia dei servizi: appalti pubblici a rischio equità

È stato recentemente presentato a Roma il Manifesto dell’Economia dei Servizi, un documento che raccoglie le istanze di sedici associazioni di rappresentanza, evidenziando le disuguaglianze normative esistenti tra il settore dei servizi e quello dei lavori pubblici negli appalti della Pubblica Amministrazione. Questo manifesto, intitolato “Servizi e forniture: invisibili negli appalti, indispensabili per il Paese”, si propone di richiamare l’attenzione del Governo sulla necessità di garantire equità nel trattamento degli appalti pubblici.

Le associazioni firmatarie, tra cui Afidamp, Agci Servizi, Angem e ASSIV-Confindustria, hanno lanciato un appello urgente per una revisione delle attuali norme sugli appalti. Attualmente, i meccanismi di revisione prezzi penalizzano gravemente un settore fondamentale per l’economia nazionale, impattando oltre mezzo milione di lavoratori e generando un valore economico complessivo di circa 70 miliardi di euro.

Il manifesto sottolinea come la situazione attuale rappresenti non solo una discriminazione nei confronti del settore dei servizi ma anche un indicativo problema culturale riguardante gli acquisti da parte della Pubblica Amministrazione. Tale contesto mette in pericolo la stabilità delle aziende operanti nel settore e compromette la tutela dei lavoratori coinvolti in servizi essenziali.

Se non si interviene prontamente, si rischiano conseguenze insostenibili sul mercato del lavoro e sulla qualità dei servizi pubblici fondamentali. Tra questi figurano attività cruciali come la pulizia degli spazi pubblici e lavorativi, l'igienizzazione degli ospedali, le mense scolastiche e ospedaliere, nonché la gestione dei rifiuti.

Nel Manifesto sono contenute quattro richieste specifiche al Governo:

  1. Modifica delle norme sugli appalti pubblici per equiparare le soglie di revisione prezzi tra servizi, forniture e lavori.
  2. Introduzione dell'obbligo di revisione ordinaria dei prezzi nei contratti pubblici continuativi.
  3. Creazione di un dipartimento dedicato alle politiche del settore servizi e forniture.
  4. Apertura di un tavolo di confronto con i ministeri competenti (MIT, MIMIT, MEF).

Il Manifesto è ora disponibile per le istituzioni e tutti gli attori coinvolti nel processo decisionale. Nei prossimi giorni sono previste iniziative pubbliche da parte delle associazioni firmatarie per promuovere un dialogo costruttivo con il Governo sull'importanza cruciale del settore dei servizi nell’economia italiana.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video