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Rosella Orlandi, l’ultima pescatrice del Garda: una vita di dedizione e passione

Rosella Orlandi è una figura unica nel panorama del lago di Garda. A 79 anni, è l’ultima pescatrice rimasta sulle sponde del lago più grande d’Italia. La sua storia è stata raccontata in diverse interviste a giornali, anche qui su Gardanotizie nel 2006, e reti televisive nazionali e tedesche, suscitando grande interesse e ammirazione.

Una vita dedicata alla pesca sul Garda

Rosella ha iniziato a pescare da bambina, aiutando suo padre Gino. È stato lui a trasmetterle la passione per il mestiere e a insegnarle le tecniche di pesca. Con lui ha imparato anche la geografia sommersa del lago, conoscendo ogni angolo e i suoi segreti.

Dopo la morte di suo padre, Rosella ha continuato a pescare con l’aiuto di un signore anziano di nome Mario. Inizialmente vendeva il pesce con una carriola, un carretto e una bicicletta. Ma dopo qualche tempo ha preso la patente di guida e si è sposata con Carlo, un altro pescatore che aveva conosciuto sin da giovane.

La solitudine della pesca

La vita di Rosella non è stata facile. Ha perso due mariti: Angelo in un incidente stradale poco dopo il loro matrimonio e Carlo a causa di un infarto nel 1988. Dopo la morte del secondo marito, Rosella ha deciso di continuare a pescare da sola nonostante gli atti vandalici contro la sua attrezzatura. La prima volta che è uscita in barca da sola, si è trovata i remi segati. Ma la sua determinazione non è venuta meno e ha continuato a pescare con grande passione.

Aneddoti e avventure sul lago

Durante i suoi oltre sessant’anni di lavoro, Rosella ha vissuto molte avventure sul lago di Garda. Ha raccontato diversi aneddoti, come il ritrovamento di bombe della Seconda guerra mondiale nelle sue reti. Ricorda ancora il suono delle bombe fischiare sott’acqua e la paura che provava quando le pescava.

Rosella ha anche aiutato molti turisti in difficoltà a tornare a riva quando le loro barche si sono guastate. Ha dimostrato grande coraggio e abilità nel pescare pesci di grandi dimensioni come un luccio lungo quasi quanto lei e un siluro così pesante da faticare a tirarlo su.

La fede e la speranza

Nonostante le difficoltà incontrate lungo il suo percorso, Rosella ringrazia il Signore per la sua vita sul lago di Garda. Si sente protetta dalla fede e dalla speranza, che sono state sempre al suo fianco nei momenti più duri.

Rosella Orlandi rappresenta una testimonianza preziosa di una tradizione millenaria legata alla pesca sul lago di Garda. La sua storia è un esempio di dedizione, passione e resilienza che merita di essere raccontata e preservata per le generazioni future.

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