Il sindaco di Gardone Riviera, Alessandro Bazzani, ha inviato una lettera di protesta al nuovo assessore regionale alla sanità, Luciano Bresciani, contestando la definitiva chiusura del S.Corona, e il trasferimento dei posti letto al Richiedei di Gussago. Criticando altresì il fatto che i lavori iniziati nelle settimane scorse (importo complessivo del progetto: 800 mila euro) non servono a nulla.L’ospedale di Fasano, destinato alla riabilitazione cardiologica, non ha più riaperto i battenti dal giorno del terremoto, il 24 novembre 2004. Quella notte i pazienti furono trasportati in altre strutture. Poi è stata siglata una convenzione temporanea con Villa Gemma, sempre a Fasano, per avere a disposizione un certo numero di stanze. Ma dal 1 gennaio 2008 il personale verrà assorbito da Gussago.Intanto sono cominciati i lavori di recupero del S.Corona. Studio esecutivo dell’architetto Mario Sabbadini e dell’ingegnere Franco Vailati. La gara d’appalto, svolta dagli Spedali Civili di Brescia, proprietari dell’immobile, è stata vinta dall’impresa Beniamino Perini di Tremosine, con un ribasso del 2,50% sul prezzo a base d’asta, che era di 594 mila euro. Intervento finanziato dalla Regione Lombardia. Si prevede di terminare entro il maggio 2008.«Per questi lavori di messa in sicurezza dell’edificio – dice il sindaco – vengono impegnati soldi pubblici, che saranno sicuramente spesi per niente, in quanto è già certo il trasferimento della struttura. Mi compiaccio vivamente della scelta – prosegue ironicamente Bazzani – di togliere posti letto per la riabilitazione all’istituto S. Corona per trasferirli a Gussago, paese che, così leggo sul bollettino Lombardia notizie di ottobre, dal punto di vista ambientale viene inserito nella zona critica A1, assieme a Bovezzo, Nave, Sarezzo, Gardone Valtrompia, Lumezzane, Villa Carcina e altri».«Quando si tratta di garantire il diritto costituzionale alla tutela della salute – conclude il sindaco – valgono più valutazioni economiche di quelle di natura ambientale: Gussago sì, anche se non è proprio il posto ideale; Gardone no, anche se la salubrità della riviera è riconosciuta da tutti».Fasano ha sempre accolto migliaia di pazienti con problemi di cuore, da tutto il Nord Italia, Adesso la chiusura, mentre l’impresa edile lavora.
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L’edificio del centro cardiologico verrà recuperato con contributi regionali ma non funzionerà
«S.Corona, soldi buttati»
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