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Nel coprso della cerimonia verrà inaugurata la scultura in bronzo raffigurante San Sebastiano, dono del maestro Ettore Greco

Sabato 5 marzo il Vittoriale degli Italiani ricorda i 73° anniversario della morte di Gabriele d’Annunzio

Il presidente del Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, annuncia che il 4 marzo si riunirà il Consiglio di Amministrazione per approvare il nuovo statuto e decretare la definitiva trasformazione della casa di Gabriele d’Annunzio da Fondazione di diritto pubblico a fondazione di diritto privato.  Il nuovo Statuto ha già ricevuto le necessarie approvazioni del Ministero dei Beni Culturali e del prefetto di Brescia. E’ il primo risultato di un percorso richiesto alla fine degli Anni Novanta dal governo, e che soltanto il Vittoriale ha portato a termine. “Privatizzare”, ha dichiarato Guerri, “non significa che il Vittoriale potrà essere trasformato in un campo da golf o in un albergo di lusso, ma semplicemente che su undici membri del nuovo CdA, tre saranno privati – fondazioni o individui – determinati a portare un contributo di energie, idee e finanziamenti.   Già, per esempio, la Fondazione Cab (Credito Agrario Bresciano) ha dato un contributo notevole per l’acquisto di importanti documenti e per la creazione del nuovo museo “D’Annunzio segreto”, che dall’ottobre 2010 a oggi ha contribuito a aumentare i visitatori del 19 per cento, rendendo il bilancio dell’anno il migliore nella storia del Vittoriale. Quanto ai visitatori, dopo la perdita di 60.000 unità dal 2000 al 2008, nell’ultimo biennio si sono incrementati di 20.000 unità. “L’Obiettivo per i prossimi cinque anni”, sostiene Guerri, “è portarli a 300.000, quasi un raddoppio, grazie all’apertura di nuovi musei, a una comunicazione efficace e a una migliore definizione dell’immagine storica di d’Annunzio. Questa estate riceveremo un importantissimo fondo di fascinosi cimeli dannunziani, finora sconosciuti e di grande valore storico-economico”. Inoltre è stato individuato il più importante fondo di autografi dannunziani esistente al di fuori del Vittoriale, fra cui i manoscritti dell’Alcione e dell’Innocente e quasi mille lettere a Barbara Leoni. Sono a  disposizione anche una importantissima raccolta di documenti e oggetti appartenuti a Eleonora Duse e alcuni mobili della Capponcina. Ma l’acquisto più ambito e costoso, che permetterebbe al Vittoriale di aprire una sede distaccata sul Canal Grande, è quello della Casetta Rossa, a Venezia, dove il poeta visse durante la Prima guerra mondiale nelle pause dei combattimenti.   Queste disponibilità sono state rese possibili, secondo Guerri, dal rinnovato interesse intorno al Vittoriale, trasformato negli ultimi due anni – da museo e mausoleo – nel “libro di pietre vive” che voleva d’Annunzio. Per esempio con l’apertura del museo “Omaggio a d’Annunzio”, con donazioni o prestiti di importanti artisti contemporanei: Paladino, Ontani, Schmidlin, Meese, Riva ecc.   Il 5 marzo, nel corso di una cerimonia per il 73° anniversario della morte del poeta e il centenario del dramma Le martyre de Saint Sébastien, verrà inaugurata una scultura in bronzo, alta due metri e raffigurante il santo, donata dal maestro Ettore Greco. Verranno inoltre inaugurate opere – ispirate a d’Annunzio – del giovane Emanuele Gregolin e del maestro Franco Summa, mentre Marcello Staglieno illustrerà il prestito di due opere di Mario Sironi e di Tristan Tzara. Lo stesso giorno verrà arricchito anche il parco del Vittoriale, che nel 2010 è entrato per la prima volta nella classifica dei dieci più bei parchi d’Italia. Gabriele d’Annunzio amava i cipressi: erano 781 al momento della sua morte, ma dal 1938 a oggi 20 sono caduti o sono stati abbattuti per vecchiaia o malattia. “Ritengo che i cipressi facciano parte del patrimonio – non solo naturale, ma anche artistico e storico – del Vittoriale e ho deciso di ripiantarli”, sostiene Guerri. I nuovi cipressi – scelti ancora piccoli come augurio di un futuro di crescita per il Vittoriale e l’Italia – avranno ognuno un nome dannunziano e verranno inaugurati e adottati da autorità e da scolaresche.   Altra cerimonia del 5 marzo sarà un alzabandiera dei vessilli di Gardone Riviera e di Pescara, alla presenza del sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica e dei due sindaci Andrea Cipani e Luigi Albore Mascia, per cementare l’amicizia fra le due città: Giordano Bruno Guerri è stato nominato da poco direttore artistico del D’annunzio Festival di Pescara, luogo natale del poeta. Verrà anche annunciata la nascita della Fondazione Gemellaggi Dannunziani, che comprende già trenta località. Tutte le cerimonie della giornata verranno salutate dai tradizionali 11 colpi di cannone esplosi dalla nave Puglia e dal volo di due biplani.   Il dinamismo, davvero dannunziano, del Vittoriale, non si fermerà qui. Già il 7 marzo avrà luogo un’altra singolare iniziativa, intrapresa con la rivista FOTOGRAFIAREFLEX, “Il diritto di interpretare la bellezza”, ovvero dare la possibilità di fotografare nei musei, impedita da una disposizione risalente ai tempi dei lampi al magnesio: 12 fotografi, dilettanti selezionati per qualità, potranno liberamente fotografare nella Prioria, e l’opera migliore verrà esposta nell’”Omaggio a d’Annunzio”.   Il 6 maggio si svolgerà la giornata “Il Vittoriale tra passato e futuro”, con un importante convegno dei massimi studiosi su “D’Annunzio e il Medioevo” e la firma di un inedito, avveniristico accordo con Ris dei Carabinieri e l’Università di Cagliari.   Il 2 luglio, inoltre, avrà inizio la stagione teatrale denominata “Vittoriale Tener-a-mente”. Lo stesso giorno, verrà assegnato per la prima volta il premio “D’Annunzio-Il Vittoriale”, che ogni anno omaggerà un importante personaggio della cultura con un’opera di Mimmo Paladino.

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