Il Comune di Salò decide di investire nel verde. L’Amministrazione si è infatti attivata per la graduale attuazione di un ambizioso progetto che intende creare un nuovo circuito di aree verdi. Un circuito che rivitalizzi quelle già esistenti, ora poco «visibili» o «vivibili», e che ne realizzi di nuove usufruibili anche da persone in difficoltà, come i portatori di handicap motori e sensoriali o le persone anziane, oltre che, ovviamente, dagli appassionati del mezzo di locomozione che, per eccellenza, rispetta la natura: la bicicletta. Il progetto è ambizioso: nell’arco di sette anni punta a creare aree verdi attrezzate per un totale di 206.000 metri quadrati, con 7 percorsi pedonali e 11 ciclo pedonali, rispettivamente di 8 e di 11 chilometri. Costo stimato dell’operazione: 4 miliardi e 240 milioni, 3 dei quali per l’acquisizione di 99.000 mq di aree private, il resto per la fornitura e posa di attrezzature (378 milioni), sistemazione dei percorsi (392), sistemazione del verde (48), assistenza muraria (120), realizzazione di parcheggi (30), spese tecniche e imprevisti. «Il Comune – dice il sindaco Gianpiero Cipani – si è già attivato per valutare la possibilità di ottenere contributi e forme di finanziamento. L’idea potrebbe sembrare difficilmente realizzabile, ma è va considerata nell’ambito di una più ampia strategia che, tra l’altro, prevede alcune cessioni, come quella dello stadio Amadei». Lo studio di fattibilità e il progetto di massima hanno individuato sul territorio comunale «6 parchi attrezzati di nuova previsione di cui 4 completamente accessibili ai disabili, per una superficie complessiva di 145.900 metri quadrati. Oltre a questi sono state individuate 7 aree aventi vocazione a divenire aree attrezzate a parco, per una superficie complessiva di circa 30.800 mq. A quanto sopra vanno aggiunti 29.700 mq di aree verdi già attrezzate. I percorsi individuati sono 7 pedonali e il ciclo pedonali, suddivisi tra quelli di collegamento ad anello fra i vari parchi e quelli di collegamento ad anelli e di uscita verso lago o monte». Il sistema comprende zone di seduta, due percorsi vita e attrezzature da gioco, cinque chioschi adibiti a zona ristoro e attività connesse, cinque blocchi di servizi igienici, sei fontanelle per dissetarsi, colonnine Sos per richiedere soccorso e illuminazione. Secondo il progetto di massima (predisposto dal geologo Piero Fiaccavento e dal geom. Maurizio Luiteriani coordinati dall’ing. Mario Geroldi) si dovrebbe cominciare dal parco denominato «Vallone del Moriondo» e continuare con il seguente ordine: Parco «Amadei» (a sud del vecchio campo da calcio), Parco «Burago» (nella frazione di Cunettone), parco «nuovo stadio», parco «Mulini» (a Campoverde) e parco «S. Pellico» (in via dei Colli, nei pressi della cosiddetta Scala Santa). Quanto alla gestione (pulizia, manutenzione, accoglienza e sorveglianza), si ritiene impensabile che il Comune possa far fronte a tali incombenze con le proprie forze: «Occorrerà impostare – dice lo studio di fattibilità – una previsione gestionale che possa creare interesse da parte di privati e organizzazioni, per far sì che queste possano accollarsi oneri di gestione a fronte dei ricavi realizzabili».
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Il «sistema» di parchi si estenderà per 206 mila metri quadrati
Salò investe 4 miliardi nel verde
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