martedì, Dicembre 24, 2024
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Stanziato un miliardo per sistemare l’area tra le scuole e il campo sportivo. Da 200 a 400 posti per le auto vicino allo stadio

Salò raddoppia il parking

Un parcheggio da realizzare a fianco del nuovo campo sportivo di Salò, con ingresso a fianco dell’officina meccanica di Ettore Apollonio. Lo ha comunicato il sindaco Giampiero Cipani, Forza Italia, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, in sede di esame delle variazioni al bilancio. La giunta ha deciso di spendere un miliardo e 50 milioni. Il progetto è di Antonino Alesci che, a suo tempo, aveva redatto il Put (piano urbano del traffico). «Intendiamo riorganizzare tutta la zona fra le scuole e gli impianti sportivi – ha detto Bernardo Berardinelli, assessore ai Lavori pubblici-. Creando, ad esempio, accessi protetti per i bambini delle elementari (oggi l’uscita avviene da tre punti diversi, e le automobili finiscono spesso per intrufolarsi, col rischio di provocare guai), individuando posti riservati ai bus, razionalizzando gli spazi di accesso allo stadio, reperendo lo spazio per lo skateboard e i pattini a rotelle a fianco della piscina. E raddoppiando il piazzale davanti al bocciodromo, portando i posti auto da 200 a 403. Lasciata la vettura, la gente potrà percorrere a piedi il tratto che costeggerà la nuova casa di riposo, così da sbucare in piazzale Martiri della libertà, conosciuto per il grande parcheggio e il mercato del sabato». Rispetto a un paio di anni fa le strategie riguardanti la sosta hanno subito alcuni cambiamenti. Cancellata l’ipotesi di realizzare un autosilo sotterraneo in fondo al lungolago (progetto lasciato in eredità dalla precedente amministrazione di centrosinistra), si è dovuto soprassedere anche sull’idea del vicino Carmine, utilizzando parte del terreno della Croce rossa italiana e coprendo il rio. Dopo l’alluvione del campeggio di Soverato, in Calabria, il ministero dei Lavori pubblici ha emanato disposizioni rigide: non è più possibile lastricare torrenti e corsi d’acqua. L’opposizione del consigliere Vincenzo Zambelli, Ds, ha congelato l’operazione Leonardo da Vinci, cui guarda con particolare attenzione il gruppo di Santo Galeazzi, che ha acquistato l’ex casa di riposo per trasformarla in residence. Quanto al piazzale Martiri della Libertà c’è l’intenzione di costruire un piano sotterraneo, in modo da raddoppiare gli attuali posti auto (360). Il discorso è inserito nel recupero dell’ex calzaturificio, di proprietà della famiglia Odolini (supermercati Italmark), ora occupato dai Volontari del Garda. Sull’autosilo nel terrapieno dell’ex collegio civico, un vecchio cavallo di battaglia (se ne parla da almeno trent’anni), il Polo non ha ancora deciso come muoversi: occorrono sette-otto miliardi, e la lunga trattativa con l’Asm si è conclusa con un nulla di fatto. Non tutti hanno condiviso la scelta del nuovo parcheggio a fianco dello stadio, già dotato di ampi spazi-auto. «Sono francamente sbalordito. Viene asfaltato l’unico tratto verde utilizzato dai pedoni! Una soluzione demenziale», ha esclamato Zambelli. «Ma è un’opera così prioritaria?» ha chiesto Mauro Ventura. «Non sarebbe stato meglio realizzare il rondò tra via Zane e via Montessori? Per chi proviene dal supermercato, dalle scuole, dagli impianti sportivi e dal centro sociale un’uscita assolutamente pericolosa». Bruno Faustini, capogruppo della maggioranza di centrodestra, ha spiegato che il progetto è passato nei giorni scorsi in Commissione urbanistica, e che del rondò se ne parlerà in sede di esame del Piano di recupero dell’ex calzaturificio. Zambelli ha insistito affermando che «occorre approvare una variante al Piano urbano del traffico. Inoltre la zona è già attrezzata; sarebbe più opportuno investire nella zona est». Il sindaco ha risposto sostenendo che il parcheggio si rende necessario anche per la chiusura verso la fine del 2002 (e per due anni) di Piazzale Martiri della libertà, in seguito all’intervento Odolini. «Dovremo spostare (provvisoriamente) le bancarelle del mercato e gli attuali 360 posti auto», ha detto Cipani. I consiglieri di minoranza hanno infine contestato alla giunta di non avere illustrato il progetto in aula, ma solo in commissione. Giuseppe Iovene, il segretario: «Non è obbligatorio presentarlo. Comunque è depositato, e chiunque lo può vedere».

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