Il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, è intervenuto proprio alla fine, all’una e mezza di notte. Urgenza in extremis: doveva annunciare che a settembre inizieranno i lavori per la sistemazione di piazza Vittoria (meglio conosciuta per l’imbarcadero) e di piazza Carmine. Salò rinasce rinnovandosi. «Viste le gravi carenze dell’arredo, meglio un marciapiede in più e una manifestazione in meno». Dopodiché, un fiume in piena di decisioni e propositi. «La procedura per la vendita del campo sportivo Amadei va avanti» nonostante l’opposizione del Comitato pro-referendum. «La frazione di Barbarano era diventata una cloaca e da 50 anni non si faceva nulla». Con l’Asl è stata trovata la soluzione ai problemi del vecchio, fatiscente ospedale, puntando sulla costruzione di uno nuovo nella conca di Roè Volciano. «Cultura è recuperare il teatro, allestire il Centro studi sulla Repubblica sociale italiana a Palazzo Fantoni, ripristinare il museo e sistemare il municipio: quando arrivai era brutto, adesso la gente sale lo scalone ammirandone la bellezza». Cipani che cita Berlusconi definendosi «sindaco operaio: rimango qui tutto il giorno e a volte anche di notte. Ho cambiato i vertici: segretario, vice, dirigente, responsabili dell’ufficio tecnico e dei lavori pubblici». Era accalorato, Cipani, mentre Gianluigi Pezzali della Fiamma gli faceva il saluto romano, affermando ironicamente che a lui «i decisionisti sono sempre piaciuti». Escludendo l’interruzione per il panino, è durata ben sei ore la discussione sul bilancio, infine approvato dalla maggioranza di centrodestra. Contraria, invece, la minoranza. Annunciati investimenti per 14 miliardi e 400 milioni, da finanziare con oneri di urbanizzazione (tre miliardi e 400 milioni), alienazioni (5,7 miliardi) e accensione di mutui (5,3 miliardi). Lo stanziamento di maggior rilievo: i due miliardi per il piano particolareggiato della Canottieri (verrà realizzato un porto in grado di accogliere un’ottantina di barche, con moli galleggianti e una diga foranea a protezione, munita di un faro di segnalazione), con l’aggiunta di un miliardo da parte della società sportiva, che cederà in concessione i posti-barca ai privati. Per quanto riguarda piazza Vittoria, Cipani dice di aver redatto «il progetto preliminare, già esaminato dalla Soprintendenza. Fra un paio di settimane predisporremo quello definitivo. I lavori inizieranno a settembre. La pavimentazione sarà in marmo bianco. Spesa: un miliardo e 400 milioni». La novità: spariranno i 50 posti auto. La piazza verrà pedonalizzata. E le vetture che percorrono via Fantoni? «Finché non realizzeremo l’autosilo di via Brunati, via Fantoni rimarrà aperta». Il Carmine. «Oltre alla creazione di 37 spazi auto, rispetto ai 12 esistenti, valorizzeremo la porta, rifaremo i marciapiedi e l’impianto di illuminazione: servirà un miliardo», spiega Bernardo Berardinelli, assessore ai Lavori pubblici. E il sindaco: «Abbiamo scartato l’ipotesi del grande parcheggio interrato. La bocca d’entrata assomigliava al traforo del monte Bianco… E un’altra avrebbe dovuto essere realizzata all’altezza della proprietà di Carletto Rossi. Non ho avuto il coraggio di mostrarla alla Soprintendenza: impatto eccessivo. Senza dimenticare il costo, assai elevato». Le altre opere rilevanti: un miliardo e mezzo per la costruzione di mini alloggi in località Gasia, destinati ad anziani autosufficienti; un miliardo e 400 milioni per il quarto lotto della strada Parco; un miliardo e 200 milioni per il primo tratto della passeggiata a lago, dal Mulino/Tavine al boat service di Marino Zanca.