Da singoli marchi d’area verso un marchio green: è questa la sfida lanciata dai Gruppi di Azione Locale del bacino gardesano. Un progetto ambizioso per arrivare ad EXPO 2015 contrassegnati in modo coordinato e “verde”, puntando sulla ruralità e i prodotti locali. Una sfida possibile? È la sola via possibile, rispondono i GAL, oggi riuniti in un Convegno a Salò con i maggiori esperti nazionali e internazionali. L’appuntamento, dedicato proprio a “I marchi di qualità”, è promosso dal GAL GardaValsabbia nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale Green Line.
Attualmente nell’area del GAL GardaValsabbia esistono due marchi di qualità: quello del Parco Alto Garda Bresciano e quello della Valle Sabbia. “Non vogliamo abbandonarli ma rilanciarli, farli evolvere e convergere in un più ampio percorso che punti l’attenzione sull’unitarietà del territorio gardesano e sulla sostenibilità – spiega Andrea Crescini, presidente del GAL GardaValsabbia. Il nostro lago presenta confini amministrativi che non coincidono con quelli geografici né con il percepito del turista. Tutto insieme il Garda e il suo entroterra esprimono un potenziale unico al mondo. Un valore aggiunto che – a maggior ragione in vista di EXPO – dobbiamo saper capitalizzare per creare nuove opportunità di sviluppo, soprattutto occupazionale. Il successo del nostro progetto si misurerà non solo nell’incremento di presenze turistiche ma anche nella crescita di green jobs che offrano, in particolare ai giovani, un’alternativa credibile per rimanere su questi territori. In un momento di crisi economica e sistemica crediamo che questa sia la prima missione del nostro GAL e su questo ci muoveremo anche nella nuova programmazione 2014-2020”.
Il Convegno di oggi è pensato come un’opportunità formativa gratuita e intensiva per gli operatori del turismo, gli imprenditori agricoli e i produttori agroalimentari, privilegiando i due settori che trainano l’economia locale. Per quello turistico verranno approfondite due fra le più interessanti esperienze internazionali come il Green Tourism Business Scheme (Regno Unito) e il PAT Pays d’Accueil Touristique (Francia). Il primo, attivo dal 1997, mira a fornire alle strutture ricettive misure pratiche per consentire la riduzione dell’impatto ambientale, per migliorare la gestione delle risorse, dei rifiuti, il risparmio idrico ed energetico, permettendo di ridurre i costi, aumentare il potenziale di marketing e incrementare il mercato dei servizi turistici. Il PAT, invece, rappresenta una precisa strategia per lo sviluppo del turismo rurale promossa dal Ministero del Turismo francese.
EXPO 2015: IL MONDO RURALE UNITO PUNTA SU QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ
LA LINEA GREEN CANCELLA I CONFINI TRA TERRITORI
Molto importante anche l’approfondimento sui prodotti agroalimentari, che punta a far chiarezza sulla normativa comunitaria in materia di denominazioni d’Origine Protette e Indicazioni Geografiche Protette, alla luce del Regolamento dell’Unione Europea. Questa sessione nasce d’intesa con il progetto di cooperazione DES (Distretti di Economia Solidale) come momento di formazione e aggiornamento per i produttori.
Il pomeriggio sarà dedicato ad una tavola rotonda di confronto di esperienze fra partner dei territori coinvolti nel progetto Green Line, a partire dal Marchio di Qualità del Parco Alto Garda Bresciano e del Marchio di Qualità della Valle Sabbia, oggi in fase di evoluzione. Tra le testimonianze vi sarà quella sul Marchio di qualità del Baldo, il Marchio Qualità Trentino e il Marchio di Qualità Territoriale Europeo “Calidad Rural” così come declinato dal GAL del Lago Balaton.
L’azione principale del progetto di cooperazione inter-territoriale e transnazionale “Green Line – Integrazione tra risorse naturali, turismo e produzioni locali” è la creazione di una offerta turistica rurale focalizzata sul concetto di qualità ambientale. Il progetto – presentato ufficialmente un anno fa proprio a Salò – è stato attivato grazie al fondamentale contributo della Regione Lombardia, DG Agricoltura, Programma di Sviluppo Rurale nell’ambito del Programma Leader 2007-2013. Vi sono coinvolti i territori che afferiscono al GAL GardaValsabbia, al GAL Colline Moreniche del Garda, al GAL Gölem (Sebino), al GAL veneto Baldo Lessinia e alla Comunità Alto Garda e Ledro (Trentino), oltre al GAL ungherese del lago Balaton e al GAL francese Pays Adour Landes Océanes. fra gli obiettivi del progetto verrà presto presentato il “Catalogo dinamico dell’offerta coordinata Green”, ordinato per settori (Natura e Ambiente, Cultura, Sport ecocompatibili, Prodotti Locali e Ricettività) e trasversale a tutti i territori, così da promuovere pacchetti e card che creino un’offerta turistica “verde” strutturata, oggi inesistente.