Ormai è rimasto l’unico carnevale dell’intero bacino del Garda bresciano, e partendo da questo presupposto, gli organizzatori hanno deciso di tentare quel salto di qualità necessario a inserirlo nell’elenco delle manifestazioni di grande richiamo e prestigio. Il Carnevale di Manerba si affaccia quindi al 2001 in una veste totalmente rinnovata: cartellone più ambizioso, legame a doppio filo col territorio e con la promozione dei prodotti tipici, e soprattutto un gemellaggio prestigioso con uno dei più importanti carnevali italiani, quello di Viareggio. A benedire la serata inaugurale arriveranno la Miss e la maschera ufficiale della famosa festa toscana. Queste e altre novità sono state presentate ieri dal sindaco di Manerba, Isidoro Bertini, e dal presidente della Pro loco Pierino Santagiuliana, durante un appuntamento con la stampa cui hanno partecipato anche un rappresentante del consiglio d’amministrazione della manifestazione di Viareggio e l’assessore provinciale allo sport, Alessandro Sala. Il cambiamento di maggior portata riguarda il nome: il Re del Maöl, personaggio chiave della manifestazione, diventa anche re del «pestöm» e del «chisöl», rispettivamente il trito di maiale utilizzato per i salami e un dolce contadino tipico di tutta l’area bresciana. «E’ un tentativo di accompagnare il recupero delle tradizioni della cucina gardesana – dice il sindaco -. Ma in questa fase di allarme sul fronte della sicurezza alimentare vogliamo anche proporre il ritorno alla tipicità come antidoto alle ansie». Il Carnevale di Manerba, la cui direzione artistica è stata curata quest’anno dal tenore Brunetto Lusenti, diventa poi a tutti gli effetti Carnevale della Valtenesi, coinvolgendo anche degli altri comuni del comparto: anche se per quest’anno, come nell’edizione precedente, saranno presenti solo i carri di Moniga e Puegnago. Tutti i sindaci parteciperanno invece alla «Grande abbuffata di Carnevale» prevista per la sera di domenica 25 nel Palasport di Manerba: in quell’occasione ogni comune offrirà un riconoscimento a un proprio cittadino che si sia particolarmente distinto nella valorizzazione della Valtenesi, o in opere a favore della comunità. Da sottolineare poi che per la prima volta le due sfilate pomeridiane di domenica 18 e 25 non si faranno più nelle vie del centro storico. «Questo non solo per garantire un livello di sicurezza più adeguato – ha detto Bertini -, ma anche per consentire la partecipazione di carri più grandi e sfarzosi». Per non penalizzare i commercianti del centro, si è pensato a una grande festa inaugurale nella serata di sabato 17, con degustazione di groppello, pestöm e chisöl, esposizione di prodotti tipici della Valtenesi nella chiesa di san Giovanni, a Solarolo, discoteca per giovanissimi e spettacoli per tutti gli altri. Spettacoli e altre iniziative in centro si terranno anche alla fine di ciascuna delle due sfilate. Claudio Andrizzi