ARCO. E’ grazie al comitato spontaneo formato da cittadini ed ai contributi di sponsor (tra cui le Cartiere del Garda) ed enti pubblici (Comune di Arco e Provincia) se la chiesetta dell’Addolorata (conosciuta anche come Cappella dei Sette Dolori o della Madonnina) di Massone sarà salvata in extremis dal crollo. Nei giorni scorsi attorno all’edificio ottogonale è stata innalzata l’impalcatura che servirà agli operai dell’impresa incaricata di consolidare le strutture murarie, la cui stabilità è stata pesantemente compromessa da anni di totale abbandono. Quella del consolidamento e della messa in sicurezza (soprattutto del campanile che mostra i segni più evidenti di cedimento) è la prima fase dell’intervento previsto dal progetto elaborato dall’architetto Giorgio Losi; con la seconda, che sarà attuata nel corso del prossimo anno, la chiesetta sarà restaurata e restituita all’antica bellezza. La chiesetta dell’Addolorata fu fatta edificare nel 1744 dalla famiglia Negri come chiesa pubblica. Nel tempo divenne privata ed infine, recentemente, è stata acquistata dalla parrocchia di Massone. Il comitato spontaneo si è quindi impegnato nella raccolta dei fondi necessari al restauro, un’opera che costerà complessivamente circa 200 mila euro.
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