Il 3 agosto scorso L’Arena, nell’inserto del mercoledì, ha presentato il bellissimo ranuncolo di Kerner (Callianthemum kernerianum), fiore esclusivo del Monte Baldo: in tutto il mondo cresce solo qui. Lo sanno i lettori dell’Arena e i botanici — il raro fiore baldense è stato scelto per la copertina sul primo dei tre volumi freschi di stampa della Zanichelli, Flora alpina, nuova bibbia botanica europea — ma sembra ignorarlo la Regione Veneto che, nel definire il sito d’interesse comunitario (Sic) del Baldo, nemmeno fa cenno alla presenza del Calliantemo. Sembrava ignorarlo anche la funivia, che nei grandi lavori per nuovi edifici giusto in cresta, con potenti interventi sui prati sommitali, stava per distruggere la stazione più a nord del Baldo Veronese del rarissimo fiore specifico del Baldo. L’indispensabile valutazione di impatto ambientale (Via), stesa prima dei lavori da un perito, aveva dato l’ok per le opere di livellamento. Tutto molto Sic e tutto da buttare Via? Mica tanto. Si deve all’intervento dell’ispettore capo Fausto Zoller, responsabile della stazione del Corpo forestale dello Stato di Brenzone, molto attento al patrimonio baldense e ai lavori che vi vengono autorizzati, con tutti crismi di legge, da Comuni, Province e soprintendenze, il blocco delle ruspe quando erano a dieci metri dal nucleo vegetativo del Calliantemo di Kerner. Il forestale ha richiamato l’attenzione degli addetti, ha risalito gerarchicamente le competenze e le responsabilità e ha ottenuto prima sorpresa, poi comprensione e infine lo spostamento dei lavori di un centinaio di metri a monte. Altrimenti la strada in costruzione sarebbe passata sopra i ranuncoli. Il rarissimo Calliantemo a sud di questo sito preservato in extremis, sul Baldo Veronese è presente lungo le creste per il Telegrafo ma figura in un’unica altra piccola stazione sull’Altissimo Trentino. Fare sparire il prezioso ranuncolo sarebbe stato un’ennesima offesa all’ambientale, a fianco della funivia a Tratto Spino dove sta sorgendo un grande edificio quale garage per i gatti delle nevi, parcheggio del personale, ristorante e sala riunioni, mentre nuove piste da sci dovrebbero essere aperte sul versante atesino di Pra’ Alpesina. Per i destini dell’azienda trasporti funicolari Malcesine-Monte Baldo, altre mete impegnative, e per l’integrità dell’ambiente baldense? Per la sua conoscenza finora zero, anche se si è promesso da tempo un centro informazioni con l’illustrazione delle risorse storico-geografiche del massiccio.
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I lavori per il nuovo edificio alla stazione di arrivo minacciavano il Calliantemo di Kerner, specie presente solo qui. La Forestale sposta un cantiere della funivia: la strada avrebbe distrutto i ranuncoli