giovedì, Dicembre 19, 2024
HomeAttualitàSan Giovanni tornerà a risplendere
Il costo dell’intervento che prevede anche un parcheggio interrato e un parco è di oltre un milione di euro. Lo si attendeva dal 1998 Al via il restauro che permetterà al paese di avere un nuovo spazio espositivo

San Giovanni tornerà a risplendere

Sono finalmente partiti i lavori di restauro della chiesa di San Giovanni e dell’area circostante. E, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno ed Ancona, sono arrivati al Comune 200mila euro di contributi per il restauro della chiesa. Il travagliatissimo iter per questa operazione, che costerà alle casse del municipio circa un milione trecentomila euro, era iniziato il 21 dicembre 1998, quando il progetto era stato inserito nel programma delle opere pubbliche. Nell’aprile 1999, invece, la Giunta aveva approvato il progetto preliminare dell’opera, mentre quello definitivo era stato successivamente affidato all’associazione temporanea di professionisti costituita dagli architetti Alessandro Giunta di Torri, Sandro Casali di Verona e Loris Fontana, ex direttore della Sovrintendenza di Verona. Purtroppo, però, l’amministrazione comunale aveva poi dovuto affrontare le infinite grane, costituite dall’ottenimento di qualche decina di pareri, autorizzazioni e permessi, per poter arrivare finalmente, a cinque anni esatti dall’inserimento nel programma delle opere pubbliche, a far materialmente partire i lavori per l’importante opera. Per sbloccare la situazione, lo scorso anno, il sindaco di Torri era dovuto andare perfino a Roma per assistere e illustrare nel dettaglio, ad una commissione ministeriale, i progetti dell’amministrazione comunale per la chiesa di San Giovanni. L’edificio, ormai sconsacrato da lungo tempo, si trova a ridosso del cimitero vecchio ed ormai dismesso, a pochi metri dall’incrocio della via per Albisano con la Gardesana. Era stato, fino al 1700, la chiesa parrocchiale di Torri. Negli anni scorsi invece il vecchio cimitero era stato svuotato e chiuso, proprio in vista dei lavori. In questi giorni gli operai della ditta Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro di Ravenna, quella che si è aggiudicata i lavori grazie a un ribasso dell’11 per cento sulla base d’asta, hanno recintato l’intero edificio votivo e stanno abbattendo la cabina dell’Enel, attigua alla chiesetta. Alla ditta di Ravenna, per l’esecuzione dei lavori, andranno circa 830mila euro. Dopo aver puntellato lungo tutto il perimetro interno al cimitero le vecchie mura, la Cooperativa Ravennate procederà poi agli scavi, necessari per costruire il garage interrato. «Ora», ha illustrato il consigliere Alberto Tomei, «finalmente sia la chiesa che i suoi splendidi affreschi potranno essere completamente restaurati. Sotto l’edificio saranno creati poco meno di 40 posti auto pubblici interrati, comunicanti con quelli già realizzati qualche decina di metri più avanti, su via per Albisano. Si dovrebbe quindi completare un parcheggio che, in totale, dovrebbe contenere circa 70-80 auto. Al di sopra del parcheggio e sul versante interno della chiesa di San Giovanni sarà invece creato un ampio parco verde, che avrà un ingresso pedonale indipendente dallo scivolo per le auto, sempre all’inizio della strada». I lavori sulla Gardesana avevano finora coinvolto anche la parte iniziale di via per Albisano, che era stata allargata in quel tratto. «Parte dei ritardi sull’inizio dei lavori», ha proseguito Tomei, «è stata dovuta proprio allo spostamento della cabina dell’Enel, per ora collocata in una proprietà privata e che, infine, troverà posto all’interno del garage interrato». Nonostante la determina amministrativa sia di giugno 2003, infatti, l’Enel solo in ottobre avrebbe chiesto ed ottenuto le autorizzazioni per poter spostare la cabina, a quanto trapela dal municipio. «In questo senso comunque», fanno sapere dal Comune, dove sono costretti a fare buon viso a cattivo gioco, «almeno non è stato creato disagio al traffico e al turismo, evitando di eseguire lavori in un periodo molto delicato». Lo spostamento nel parcheggio sotterraneo della cabina dell’Enel era stato deciso per «non creare al traffico veicolare un imbuto né a livello dell’ingresso al parco, e né al parcheggio». «Siamo molto soddisfatti di aver concluso finalmente questo travagliato iter», ha concluso Tomei, «che dovrebbe portare a Torri anche una nuova area museale, cioè quella della chiesa, oltre a un parcheggio centrale e fruibile. Inoltre, un sentito ringraziamento a nome dell’intera amministrazione comunale e della cittadinanza va fatto alla Fondazione della Cassa di Risparmio, che ha mostrato ancora la propria sensibilità, contribuendo notevolmente ai lavori per restituire alla collettività un bene così prezioso come la chiesa di San Giovanni». I tempi di consegna per l’opera ultimata sono di 540 giorni. I cittadini del paese ora sperano che i ritardi e il travaglio per arrivare fino a questa situazione non continuino a caratterizzare l’iter del recupero della chiesa di San Giovanni, la costruzione del parco verde e del parcheggio interrato.

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video