A Cavaion , in occasione della festa di San Martino, oggi secondo una consuetudine che si tramanda almeno dal XVII secolo, nella chiesetta di San Martino annessa a Villa Cordevigo verrà celebrata alle 10.30 dal parroco di Cavaion, don Franco Formenti, una messa e si potrà quindi visitare il suggestivo luogo incorniciato da cipressi e olivi sito nella campagna cavaionese. Si tratta di una chiesetta quattrocentesca sorta a Cordevigo nelle proprietà dei conti Lombardo, a servizio della comunità agricola locale ed anche dei nobili (documenti ne attestano infatti l’esistenza nel 1442). Ai primi del XVI secolo era in stato di degrado e senza tetto (come testimonia la visita pastorale del 1532) e quindi fu ricostruita ed ampliata nelle forme attuali nel 1543, divenendo nel XVII secolo cappella gentilizia, inglobata nella villa dei Lombardo sul lato delle cantine. Dal cortile della villa, ove è presente un piccolo giardino all’italiana, una scala sale alla chiesetta, raggiungibile anche per un corridoio interno, un tempo riservato ai “siori”, mentre una piccola sacrestia sul fianco orientale comunica direttamente con la strada esterna. In fianco vi è un campanile a sezione quadrata che presenta una piccola cupola poggiante su di una base ottagonale. L’interno è a pianta rettangolare con un unico altare recante alle spalle un quadro raffigurante San Martino, mentre alle pareti vi sono undici edicole rettangolari ed una quadrata, contenenti ben 3.300 reliquie appartenute alla Vergine, a Cristo ed a numerosi santi, raccolte nel 1779 da Marco Antonio Lombardo, vescovo di Crema e signore del luogo. Tra di esse vi è anche il corpo di Santa Gaudenziana, di cui rimane solo il cranio, visibile attraverso un cristallo in una nicchia al centro della parete di sinistra e gocce di latte della Madonna. Singolari sono i fori e le grate posti nelle pareti laterali e sul fondo della cappella, sotto le edicole, che consentivano di assistere alla messa alla servitù e ai contadini del posto, in quanto la cappella era destinata ai nobili, funzione che conservò fino al 1880. Villa Cordevigo è oggi azienda agricola e vinicola. Al termine della cerimonia religiosa sarà offerto ai presenti un assaggio di vino Bardolino. Peschiera torna a celebrare il proprio patrono, San Martino, con una giornata di festa, ma anche di raccoglimento, dedicata a grandi e piccini: ad aprire le manifestazioni sarà, infatti, oggi alle 10, la messa solenne concelebrata, nella chiesa dedicata al patrono, dai tre parroci di Peschiera. A partire dalle 14.30 prenderà il via l’intenso programma allestito dall’amministrazione comunale in collaborazione con Sirius Agency e le associazioni: Arma aeronautica, Ana, Gruppo scout, Cri, La Nostra Casa, Gruppo parrocchia Beato Andrea, operatori economici. Le vie del paese saranno invase da profumi e sapori tipici dei questo scorcio d’autunno: caldarroste, vin brulé e cioccolata calda saranno distribuiti gratuitamente; banchi di dolciumi, zucchero filato, caramelle, torrone e torte preparate dalle mamme degli alunni delle scuole del paese; il tutto completato dall’esposizione di quadri a cura dell’associazione pittori arilicensi e dalla parata della banda cittadina. Dalle 17 verrà aperto l’androne di Porta Brescia, dove la Compagnia del Morbo offrirà non solo dolci e bevande ma anche piatti più consistenti per quanti vorranno prolungare la gita di San Martino sino a sera inoltrata. Per facilitare l’affluenza di cittadini e ospiti, tutti i parcheggi del paese saranno gratuiti. L’amministrazione ha curato la stampa di un volantino destinato a tutti i visitatori e che ricorda la storia del patrono.
!
A Cavaion questa mattina tradizionale messa nella chiesetta di villa Cordevigo. E a Peschiera il centro viene invaso dai profumi e dai sapori tipici della stagione