Ieri pomeriggio il consiglio comunale di Toscolano Maderno ha approvato un contributo a fondo perduto di 150 mila euro per il restauro della splendida chiesa romanica di Sant’Andrea, chiusa dal giorno del terremoto (24 novembre 2004). Il costo totale dell’intervento ammonta a circa 600 mila euro, parte dei quali già coperti dalla Regione.«Assieme alla villa romana, alla parrocchiale di Toscolano con le tele del Celesti, alla Madonna di Supina e alla valle delle cartiere – dice il sindaco Paolo Elena-, Sant’Andrea è uno dei monumenti che caratterizzano il nostro paese. Dispiace che i danni del sisma abbiano costretto alla chiusura, impedendo l’accesso dei visitatori desiderosi di apprezzarne le bellezze, e dei fedeli per le normali funzioni di culto. Il parroco, don Leonardo Farina, ha ottenuto le autorizzazioni della Soprintendenza, e nel mese di gennaio dovrebbe iniziare i lavori. Ci auguriamo vengano completati per l’estate».Costruita nella prima metà del 12° secolo, la chiesa è considerata un bell’esempio di architettura romanico-lombarda. Gaetano Panazza ha scritto che è la riduzione, sia nella pianta che nella decorazione, di S. Zeno a Verona. Conformemente alla tradizione cristiana, è orientata da ovest a est: guarda verso l’aurora, in modo da cogliere i primi albori. La muratura della facciata è costituita da pietre policrome: il marmo bianco di Botticino, il rosa di Caprino, il grigio delle cave di monte Castello e del Pizzocolo. Escluso l’abside, l’asse maggiore misura 24 metri e mezzo, il minore la metà.Sistemate le chiese di Bezzuglio, Supina, Luseti (con gli «Amici della valle delle cartiere»), e dopo la grossa mano data per il restauro delle tele del Celesti, ora il comune ha deciso di provvedere anche alla chiesa di Monte Maderno con 80mila euro per l’organo.
I danni del sisma