Per loro si apre infatti uno spaccio di alimentari a prezzo di favore, funzionerà un’assistenza pediatrica e una consulenza legale, fiscale e finanziaria e si avvieranno corsi di lingue. Qualche spiegazione sul progetto che coinvolge oltre 500 collaboratori residenti a San Giovanni Lupatoto fra i circa mille dipendenti del gruppo (fra Italia e Belgio) la fornisce Antonella Paternò Rana, moglie di Gianluca Rana, amministratore delegato della società, che è incaricata di seguire l’iniziativa.«Il Pastificio Rana con le persone che lavorano nelle sue realtà produttive ci ha sempre parlato ma negli ultimi anni la famiglia si è parecchio allargata», dice Antonella Rana. «Il rapporto personale, che una volta caratterizzava la relazione con i dipendenti, è ormai impraticabile. Poi ci siamo resi conto che non serve soltanto parlare, ma serve soprattutto ascoltare i dipendenti e i loro suggerimenti. Così abbiamo dato il via al progetto Dialogo, attivato dei gruppi e raccolto i vari stimoli emersi».Continua Antonella Rana: «Una delle cose che è venuta alla luce, con nostro piacere, è che i collaboratori considerano il pastificio quasi la loro casa. Per incrementare ulteriormente il legame fra azienda e personale sono nate così le idee dello spaccio, dell’assistenza medica per i figli dei dipendenti, della consulenza legale e fiscale e dei corsi di lingue».Lo spaccio del Pastificio è situato in via Monte Comun (dove c’è lo spaccio aziendale Rana aperto a tutti) e, grazie a una tessera, i dipendenti e i loro familiari possono fare acquisti a prezzi estremamente convenienti.«Si acquistano carne, formaggi e altri prodotti praticamente ai prezzi all’ingrosso che paga l’azienda ai suoi fornitori», spiega la signora Antonella. «La convenienza e il risparmio, per chi spende, sono significativi».Per quanto riguarda l’assistenza pediatrica, la relativa convenzione è in corso di messa a punto con l’area pediatria dell’ospedale di Negrar.«Abbiamo riscontrato un notevole interesse dei dipendenti verso questa iniziativa, per l’ovvia attenzione che i genitori hanno verso la salute dei loro figli», dice la manager Rana. Il servizio gratuito di consulenza riguarda invece le materie legali, fiscali e finanziarie. «I dipendenti possono avere qui un consiglio qualificato sulle loro questioni e problematiche economiche», assicura. I corsi di lingue sono di due tipi. Quelli di italiano riservati ai dipendenti stranieri (a fabbricare i tortellini ci sono anche decine di extracomunitari) e quelli di lingua inglese riservati ai dipendenti che devono comunicare con gli altri stabilimenti situati all’estero. A breve partirà però anche un corso di lingua dei segni per le persone con forti problemi di udito.Antonella Rana ritiene che tutti queste iniziative possano rinsaldare ancora di più il legame con i collaboratori e con il territorio. Giovanni Rana, il presidente e fondatore del Pastificio, questa strada l’ha sempre percorsa. Quasi tutte le sue assunzioni di personale ancora oggi avvengono prelevando dal bacino lupatotino. Spesso sono figli di dipendenti o di ex dipendenti. Il patron ha sempre riconosciuto pubblicamente che la fortuna dell’azienda è in larga parte dovuta alla laboriosità e disponibilità dei lavoratori lupatotini. Oggi premiati anche con il «Dialogo».