domenica, Dicembre 22, 2024
HomeAttualitàScuola, c’è un piano per due
L’Unione dei comuni della Valtenesi, ovvero Moniga e Manerba, stanzia fondi. Pollini: «E’ il primo esperimento sul diritto allo studio»

Scuola, c’è un piano per due

L’Unione dei Comuni della Valtenesi, formata da Moniga e Manerba, ha tenuto un importante consiglio. Tra gli argomenti trattati, oltre alla verifica degli equilibri dei bilanci, da segnalare l’approvazione del Piano di diritto allo studio dell’anno scolastico 2003/2004. Il presidente, il sindaco di Moniga Massimo Pollini, ha dichiarato che «per la prima volta i due comuni associati presentano un unico piano di diritto allo studio per il territorio dei due comuni» precisando che «gradualmente si arriverà ad unificare gli interventi e le contribuzioni degli utenti dei servizi». Gli interventi previsti nel piano sono i seguenti con i relativi stanziamenti per un totale complessivo di 422.660 euro così suddivisi: servizio Moniga scuola bus euro 45.100, Manerba 50.000; nonno vigile per Moniga 4.000, Manerba 4.000, asilo nido per Moniga 10.000; scuola materna 28.990 per Moniga, 40.000 per Manerba; assistenza handicap 22.000 per Moniga, 26.334 per Manerba; scuola elementare per Moniga 7.300 e per Manerba 33.150, mensa scolastica 22.000 per Moniga, 91.000 per Manerba; scuola media 7.332 per Moniga e per Manerba 25.000; scuola superiore borse di studio 3.650 per Moniga e 5.000 per Manerba. I contributi richiesti agli utenti dei servizi sono applicati in base alle capacità economiche delle famiglie. Pollini, dopo l’approvazione del piano, si è detto soddisfatto e ha rimarcato l’impegno notevole dei comuni in favore della scuola, intesa come momento di grande importanza nella crescita civile dei futuri cittadini. Relativamente all’approvazione della gestione delegata dei servizi educativi e di tutela dei minori interessati da provvedimenti della magistratura, Pollini ha fatto presente che si tratta di un servizio essenziale per la tutela dei minori maggiormente bisognosi di aiuto. La delega è stata assegnata alla Comunità montana dell’Alto Garda Bresciano, allo scopo di ricercare tutte le possibili sinergie professionali ed economiche. Relativamente al servizio assistenziale dell’adozione nazionale e internazionale, Pollini ha rilevato assoluta urgenza e necessità di intervento pubblico in un campo che vede oggi lasciate sole le famiglie che intendono adottare un bambino. Bambino che a sua volta viene lasciato in uno stato di abbandono e spesso di miseria: «Il nostro impegno è quello di favorire l’incontro tra le famiglie e questi bambini sfortunati per rendere migliori la vita di entrambi».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video