lunedì, Dicembre 23, 2024
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L’ipotesi in una conferenza dello studioso Maurizio Delibori ospite del Rotary

Se viene la glaciazione

A Villa Quaranta, Pescantina, i soci del club Rotary Baldo Valpolicella hanno ospitato il professor Maurizio Delibori, direttore e fondatore dell’Università dell’ambiente di Caprino, per ascoltare la storia e l’evoluzione di 2000 anni di vita del Baldo Garda. Nella sostanza come il luogo si è trasformato, come il territorio ha subito una radicale metamorfosi e come tale fenomeno si sia “terribilmente” accentuato in questi ultimi 20/25 anni. «Dall’epoca glaciale ai nostri giorni», ha sottolineato Delibori, «c’è sempre qualche cosa da scoprire fra il Baldo e il Garda» e ben si è visto nell’excursus rappresentato dalle moltissime diapositive che il professore ha posto all’attenzione della platea. Meravigliose le vedute aeree del lago, incastonato fra le montagne veronesi e bresciane, con il tocco trentino a nord di Riva del Garda, stupefacente la visione del Vajo dell’Orsa con incastonato il santuario della Madonna della Corona, unico il paesaggio del Monte Moscal, il monte testimone, con le sue sengie incontaminate che si ergono sulla vallata di Affi da 25 milioni di anni. Interessante poi la presentazione della via Claudia, voluta dai romani e oggi interessata nella sua interezza da una delle arterie più trafficate: l’ autostrada del Brennero. Conoscere ed amare questo luogo unico ed irripetibile vuol dire, secondo Maurizio Delibori, «conservarlo, perchè la globalizzazione, oggi tanto di moda, non può e non deve sradicare la localizzazione. È indispensabile fermarla per non continuare a trasformare il territorio, fino all’autodistruzione». Nel suo ultimo libro dedicato ad Affi, Incaffi e Cavaion, Delibori ha fatto dialogare alcuni personaggi storici e altri inventati, per ricordare, anche nel romanzo, la necessità di mantenere vive le tradizioni locali e di rivitalizzare l’ambiente oggi più che mai deturpato dall’uomo, proteso al benessere immediato, al guadagno, piuttosto che alla sana vivibilità del proprio sito residenziale. Delibori ha concluso con una visione del territorio del Baldo Garda, incentrata nell’anno 2020. La glaciazione, evento ricorrente ogni 20-30.000 anni, potrebbe ripetersi e con questo evento catastrofico, «noi umani del luogo, ci vedremo costretti a ricostruire il Baldo e il Garda su un altro pianeta, perché senza questo sito non potremo mai più vivere». (s.b.)

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