Forse basterebbero solamente le foto che pubblichiamo, per comprendere dove possa essere arrivata l’ingegnosità umana. Costruire un vero e proprio teatro sul tetto del Duomo di Milano proprio nel bel mezzo delle affascinanti guglie, sotto la Madonnina. Un teatro all’aperto, unico nel suo genere al mondo, che fra le varie manifestazioni artistiche vedrà questa sera, lunedì 19 luglio, il concerto di Charles Aznavour esibirsi, dopo il grande evento di Piazza Sana Marco a Venezia, davanti a 400 invitati nel concerto della Provincia per la raccolta fondi a favore della Madonnina. Ad inizio serata il presidente Guido Podestà consegnerà premio “Grande Milano” a don Luigi Verzè e al premier Silvio Berlusconi definito, nelle motivazioni, «statista di rara capacità amato dagli italiani». E ad accogliere tutti le strutture appositamente realizzate dalla Selvoline di Castel Goffredo. E di questa realizzazione, commissionata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo per i concerti “vivi Duomo” per sostenere il restauro della guglia maggiore del Duomo, ne è particolarmente soddisfatto Luigi Sbalzarini titolare e fondatore della Selvoline.Un’azienda relativamente giovane e che ha saputo conquistarsi grandi spazi commerciali nel settore delle infrastrutture “fondata nel 1977 ha acquisto crescente esperienza e specializzazione nella progettazione e costruzione di strutture metalliche dai molteplici impieghi: sportivi, discoteche, spettacoli, teatri, stand fieristici e molto altro ancora. Si tratta – ci spiega Luigi – di pedane, palchi, coperture, tribune gazebo, pensiline ombreggio e fotovoltaiche. Le realizzazioni sono molteplici e recentemente la gamma produttiva si è arricchita di una nuova serie di allestimenti per ristoranti, bar, comunità ecc., il tutto realizzato con materiali selezionati e relativi trattamenti anti-corrosione idonei quindi all’impiego sia all’interno che all’esterno”. E la realizzazione e milanese ne è un valido esempio e soprattutto una testimonianza di cove si possa arrivare nella progettazione di qualsiasi evenienza nonostante i tempi critici dell’economia internazionale.“La crisi si è fatta sentire già dall’inizio del 2009 – prosegue Luigi Sbalzarini -. Nel 2008 la nostra azienda ha avuto un’annata record con un fatturato eccezionale che ci ha consentito di ristrutturare il processo produttivo aziendale creando e sviluppando nuovi prodotti. Nonostante questo dai primi mesi del 2009 abbiamo dovuto, nostro malgrado, registrare negli ordini un forte calo. Credo comunque che la ripresa, se ci sarà , sarà più lenta del previsto. Sicuramente – conclude Luigi – per uscire dalla crisi bisognerebbe cominciare ad agire come altre nazioni più “nazionaliste” puntando su tutto quello che è puro “Made in Italy”. Con questo spirito si potrebbe avviare una prima, importante fase di rilancio per poter uscire dalla crisi”.