Sembra essere svanita nel nulla l’Associazione delle Province del Garda sorta il 9 aprile del 1997 per volontà dei presidenti delle tre province che si affacciano sulle sponde gardesane (Brescia, Trento, Verona) con l’aggiunta di Mantova. In quella riunione, tenutasi a Garda, venne stabilito di dare vita a questa Unione “come strumento per realizzare gli obbiettivi per i quali si era costituita”. Si trattava di una serie problematiche che interessavano in modo diretto tutta l’area gardesana che andavano dalla viabilità all’ecosistema, alla regolamentazione della navigazione ed al coordinamento e pianificazione territoriale con particolare riferimento agli insediamenti turistico-ricreativi. Da più parti quell’Unione era parsa come una forma indiretta di siluramento della Comunità del Garda colpevole soprattutto di non saper, o voler, portare avanti quelle iniziative e quegli obiettivi indispensabili per una sufficiente promozione del bacino gardesano “sulla capacità di perseguire gli obbiettivi per i quali si era costituita” avevano sottoscritto nel documento finale i 4 presidenti provinciali. Nel 1998 venne istituita, sempre per iniziativa della Comunità del Garda, l'”Autorità interregionale per il Garda tra le Regioni Lombardia Vento e Provincia Autonoma di Trento e si trova in uno stato di sostanziale inattività”. A quell’incontro ne seguirono, come del resto inizialmente stabilito, altri due, uno a Riva del Garda, il 29 ottobre dello stesso anno ed un altro, l’ultimo in ordine di tempo, a Polpenazze il 27 ottobre del 1998. Da allora più nulla. E questo anche perché uno dei principali sostenitori del progetto, il presidente della Provincia di Verona, il leghista Antonio Borghesi, dovette dimettersi dall’incarico lasciando tutto in sospeso. Successivamente anche la Provincia di Brescia, non totalmente convinta dell’operazione, cambiò presidenza, e fino ad ora, nessuno più ne parla. Eppure a Polpenazze i Presidenti approvarono la costituzione dell’Unione delle Province del Garda e presentato il logo ufficiale. In teoria l’attuale presidenza dovrebbe spettare al presidente della Provincia di Brescia in quanto lo statuto prevede l’incarico a rotazione della durata di un anno “con criterio di rotazione alfabetico” a partire proprio da Polpenazze. Andrea Cavalli di tutta questa vicenda non ne era a completa conoscenza anche se presente nella Giunta Lepidi sui banchi dell’opposizione. Una posizione, la sua, allora contraria a questa nuova proposta associativa in quanto si sarebbe dovuto analizzare e valutare la reale operatività della Comunità del Garda prima di passare a nuove forme promozionali ed istituzionali. Una posizione sulla quale il presidente Cavalli sembra intenzionato, nell’eventualità di un nuovo incontro interprovinciale, proseguire anche se, effettivamente sembra che l’Unione delle Province del Garda sia destinata a naufragare nonostante le varie spese sostenute da tutte e quattro le Amministrazioni provinciali firmatarie della volontà per la costituzione che, di fatto esiste ed è regolamentata da uno statuto perfettamente valido, di questo nuovo organismo di governo di un ipotetica e mai accantonata “Regione del Garda”.
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Sembra essere svanita nel nulla l'Associazione delle Province del Garda sorta il 9 aprile del 1997 per volontà dei presidenti delle tre province che si affacciano sulle sponde gardesane (Brescia, Trento, Verona) con l'aggiunta di Mantova.
Sembra svanita l’Assoc. delle Province del Garda
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