Un libro in tournée. Come i due grandi artisti che ne sono i personaggi, i protagonisti assoluti. “Sempre libera…”, scritto da Michele Nocera, au-tore di mostre e biografie di cantanti lirici, se ne andrà infatti in giro per l’Italia e per l’Europa per esse-re presentato in occasione di spettacoli ed appuntamenti.Nel suo volume, Nocera offre una minuziosa ricerca sulle interpretazioni di Maria Callas nelle opere verdiane. Fotografie, documenti, recensioni, spartiti, molti dei qua-li inediti, raccolti con certosina pazienza dall’autore, che si è avvalso anche del contributo di due grandi cri-tici: Giancarlo Landini e Giorgio Gualerzi. Tutto questo fa della pubblicazione un’interessante e notevole guida del personaggio verdiano di Maria Callas.Prima tappa della sua tournée sarà il Teatro Regio di Parma, 1’8 ottobre 2000, un omaggio al “Cigno di Busseto”. Quindi, sarà la volta di Roma e Milano, presso gli studi della Rai, Parigi, ancora il capoluogo lombardo, poi Sirmione (dove Maria Callas visse nella sua villa gli anni forse più sereni della sua vita assieme a “Titta Meneghini), Verona, Firenze e Desenzano del Garda.Infine, in occasione della mostra itinerante “Verdi e Traviata”, l’opera di Nocera andrà in giro nei maggiori teatri italiani: Novara, Milano, Carpi, Carpi, Genova, Napoli, Bari, Trapani e poi Lugano e Luino.Sirmione (Bs) – Ad oltre vent’anni dalla morte (16 settembre 1977, Parigi), Maria Callas continua a brillare come stella di prima grandezza nel firmamento della lirica. Nata a New York il 2 dicembre 1923, il celebre soprano trascorse, accanto al marito Giovan Battista Meneghini, gli anni dal 1954 al 1959 nella villa di Sirmione per riposare lontana dai frastuoni mondani. Anche se saltuariamente, frequenti furono le sue permanenze nella penisola catulliana. Una volta dis-se: “Per poter godere appieno di questo paradiso terrestre Titta (così confidenzialmente Maria chiamava il marito) ed io abbiamo pensato di passare i nostri ultimi giorni ed es-sere sepolti”. In realtà le vicende umane portarono la can-tante lontano dal marito che, comunque, è sepolto nel cimi-tero locale.La villa dove risiedeva, una tipica costruzione dei ‘primi’ anni del ‘900, situata in uno dei punti più panoramici e suggestivi di Sirmione, era appartenuta alla mamma del con-te Nuvoletti, imparentatesi poi con la famiglia Agnelli. Nell’immediato dopoguerra venne venduta alla famiglia Mari noni di Verona. Il comm. Meneghini l’acquistò nel 1953 ap-portandovi notevoli modifiche. In un primo momento Maria non ne rimase particolarmente affascinata, ma poi se ne innamorò a tal punto che non voleva più andarsene. Ad un amico, pochi giorni prima della sua morte, confidò: “Ho tanta nostalgia di Sirmione….”.Maria Callas e Sirmione: un grande connubio. Nella penisola catulliana il celebre soprano, accanto al marito, ha vis-suto quindi i suoi momenti più spensierati, difesa da ogni sorta di disturbo e clamore mondano. L’autore del libro, Michele Nocera, ne conserva un ricordo vivissimo. “Frequen-tava – dice – spesso la mia famiglia e con mia sorella Mad-dalena in particolare intrattenne un rapporto affettuoso a tal punto che spesso inviava cartoline dai luoghi dove cantava. Alla nascita della mia prima nipote Angela ci ven-ne a trovare recando un gran mazzo di rose bianche per mia cognata Lidia (8 agosto 1958). Era una donna dolcissima – continua Nocera – indifesa, bisognosa d’affetto. A Sirmione ha lasciato un ricordo indelebile. Tanto è stato scrit-to su di lei, sul rapporto con il marito; tanto è stato distorto. A che le chiedeva come mai portasse i capelli così lunghi, rispondeva: “…per avvicinarmi all’età di Titta”.
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Un libro scritto da Michele Nocera in tournée da oggi in Italia