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Denuncia penale per violazione della "legge Ronchi" a carico di Tiziano Segattini, il titolare del Residence Excelsior

Sequestrato cantiere

Cantiere sequestrato e denuncia penale per violazione della “legge Ronchi” a carico di Tiziano Segattini, il titolare del Residence Excelsior sul quale nelle ultime settimane hanno concentrato la loro attezione i Carabinieri della Stazione di Riva del Carda. Secondo i rilievi dell’Arma durante i lavori di ristrutturazione dell’immobile lungo la Gardesana Occidentale sarebbe stato gettato nel lago del materiale di scarto, roccia ma soprattutto cemento, anche armato. E per provarlo le forze dell’ordine si sono servite dell’ausilio della motovedetta dell’Arma e del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Trento che hanno effettuato riprese con videocamere subacquee e fotogra-s- fìe. Le fotografie (una delle quali pubblichiamo qui a fianco) evidenziano i grandi finestroni dai quali il materiale sarebbe stato scaricato nel lago, in una zona dove l’acqua raggiunge i 35 metri di profondità, mentre le riprese con la videocamera hanno testimoniato la presenza sul fondo del lago del materiale di scarto, soprattutto cemento. In tutto tra i 10 e 15 metri cubi di materiale. Da qui la decisione di sequestrare il cantiere e di denunciare il titolare del residence (responsabile in primis anche dei lavori di ristrutturazione) per violazione dell’articolo 14 del decreto legislativo numero 22 del 5 febbraio ’97, in altre parole la “legge Ronchi” laddove si parla di rifiuti speciali. Ora gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Rovereto mentre spetterà al sindaco di Riva assumere un’apposita ordinanza per procedere alla bonifica della zona.Il lavoro dei militari della motovedetta dei Carabinieri è iniziato alcune settimane addietro alla luce di alcune segnalazioni che segnalavano la presenza di macchie sospette sul lago, proprio in corrispondenza del residence Excelsior. Gli appostamenti hanno dato esito positivi e così anche le riprese e le fotografie subacquee. Tiziano Segattini si difende dicendo che lui è in possesso di una regolare autorizzazione rilasciata dalla Provincia per realizzare un frangionda a servizio della spiaggia. Ma dai rilievi dei Carabinieri è emerso che la zona di scarico del materiale è più a sud e che comunque non sono stati rispettati i parametri di legge. E così è scattata la denuncia.

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