Il paradiso dell’infanzia e degli adulti che vogliono tornare bambini è sempre più grande. «Seridò», manifestazione organizzato a Montichiari dall’Adasm-Fism di Brescia, si articolerà quest’anno su uno spazio di 37 mila mq coperti occupando tutto lo spazio messo a disposizione dal Centro fiera. All’evento che si aprirà sabato prossimo sono attese almeno 120 mila persone. Ma la nona edizione di Seridò non sarà mega soltanto negli spazi, ma anche e soprattutto nelle attrazioni e nelle finalità. «Offriremo giochi ed esperienze uniche – ha sottolineato ieri in sede di presentazione dell’iniziativa il segretario organizzativo Fabio Betti -. Anche quest’anno, degli otto giorni della manifestazione, tre saranno dedicati esclusivamente alle scuole materne, dove i bambini, insieme ai loro insegnanti, saranno protagonisti di esperienze divertenti e formative». Una manifestazione che rappresenta, per Adasm-Fism, associazione che raccoglie le scuole materie d’ispirazione cattolica, la parte centrale del progetto «Grande famiglia», dove «tutti i bambini hanno diritto ad una casa e ad una famiglia per crescere felici». Aspetto importante sottolineato anche da Lorenzo Albini, presidente dell’Adasm di Brescia che ha chiarito come «queste giornate siano davvero momenti irripetibili per la serenità e l’unità delle famiglie, per il rapporto sereno tra genitori e figli». Un luogo dove i bambini trovano uno spazio immenso per mettere alla prova i loro talenti «dove hanno la sensazione di possedere il mondo intero» ha spiegato Martino Massoli, presidente Fism regionale. A Luigi Morgano, nella duplice veste di segretario nazionale della Federazione italiana scuole materne e di vicesindaco di Brescia, è toccato il compito di descrivere l’attività preziosa ed insostituibile delle scuole materne «di ispirazione cristiana della città e della provincia di Brescia, istituzioni educative che svolgono un servizio pubblico senza finalità di lucro, aperto a tutti i bambini. Sono le scuole più vicine alle comunità locali, perché nate per volere delle stesse, espressione di cultura e valori profondamente radicati». L’Adasm-Fism di Brescia associa 274 scuole con circa 20 mila bambini iscritti e per essi esiste un programma annuale enfatizzato da don Angelo Chiappa, assistente ecclesiastico delle scuole Adasm-Fism, con proposte che «intendono creare sensibilità, consapevolezza e animazione intorno temi e valori particolarmente importanti e decisivi per l’universo del bambino, della famiglia e della scuola, con una programmazione che dura tutto l’anno e che trova in Seridò un grande momento di festa e di interscambio». Quest’anno Seridò proporrà anche un grande progetto di solidarietà per i bambini orfani o abbandonati in un villaggio della Tanzania, dove opera don Tarcisio Moreschi, un parroco bresciano. Infatti l’Adasm-Fism, in collaborazione con «Senza Confini onlus» e con l’Ufficio Missionario Diocesano proporrà «Tumaini, un sacco di speranza». In pratica ai bambini di Seridò verrà consegnato un sacchetto di plastica, con la scritta «Un sacco di speranza», nella quale i piccoli visitatori potranno inserire un loro disegno della famiglia o del paese di provenienza, alcuni prodotti alimentari ed un piccolo giocattolo in buono stato. Oggetti che verranno consegnati ai bambini di Tumaini, in Tanzania, dove esiste un progetto da 30 mila euro per la costruzione di una casa per bambini ed un nuovo pozzo di acqua pulita. Accanto ai bambini di Seridò sarà presente quest’anno anche un gruppo di poliziotti besciani, incaricati dalla direzione della Polizia di Stato, con il compito di familiarizzare i bambini alla figura del «poliziotto di quartiere, che non deve essere visto come un gendarme burbero ma un amico con cui ti puoi confidare» ha spiegato il commissario capo Federica Deledda.
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L’Adasm-Fism promuove 8 giorni scanditi da giochi, musica e intrattenimenti per avvicinare figli e genitori. Un progetto di solidarietà per la Tanzania. Stand sul poliziotto di quartiere