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Con i suoi otto milioni di presenze turistiche, d’estate il territorio bresciano …

Servizio Guardia medica estiva: 15 postazioni

Una precisazione fondamentale: per le emergenze e per le situazioni più gravi resta valida, tutto l’anno, la raccomandazione a chiamare il 118, o il Soccorso alpino in montagna. Lo tengano ben presente sia i turisti stessi, sia i titolari delle strutture ricettive.La guardia medica estiva è qualcosa di diverso dal servizio d’urgenza: è un servizio di carattere stagionale, che la Regione definisce «modalità primaria di assistenza medica in tutte quelle località dove la presenza turistica è particolarmente significativa. I medici coinvolti hanno il compito di eseguire visite ambulatoriali e domiciliari, interventi di Pronto soccorso, prescrizioni farmaceutiche e certificati di malattia, proposte di ricovero.Per l’estate 2009 il servizio è stato autorizzato per le seguenti località. Le 15 dell’Asl di Brescia sono Limone, Tremosine, Tignale, Gargnano, Toscolano Maderno, Salò, Manerba, Desenzano, Sirmione, Idro, Bagolino, Ponte Caffaro, Iseo, Marone, Zone. Le 17 dell’Asl Valcamonica sono Cevo, Saviore, Ossimo, Lozio, Edolo, Corteno Golgi, Temù, Vezza, Vione, Ponte di Legno, Tonale, Pisogne, Montecampione, Angolo, Boario, Borno e Aprica.Ma accanto alle Asl, anche il Soccorso Alpino è organizzato per una stagione di super lavoro. La delegazione bresciana diretta da Valerio Zani è attiva 24 ore su 24 con il personale tecnico distribuito in sette stazioni a Edolo, Temù, Pontedilegno, Breno, quindi una per Media Valcamonica, Valsabbia e Valtrompia.Una risorsa preziosa, il Soccorso alpino, che nel 2008 ha totalizzato 181 interventi (con l’elicottero o con squadre territoriali), per soccorrere 204 persone. Tutto questo anche in situazioni estreme, tra cui 15 operazioni di ricerca in valanga con unità cinofile.UN DATO PER RIFLETTERE: gli interventi del Soccorso alpino bresciano nel 2008 hanno portato a recuperare 13 morti (il 6% degli interventi totali) e 55 feriti gravi (il 42% delle uscite). Ecco perchè vale la raccomandazione: «Il modo migliore per affrontare la montagna in sicurezza è conoscerla», spiega Zani. Ecco eprchè, oltre a predisporre la macchina dei soccorsi, quest’anno è stata riproposta la campagna informativa «Sicuri in montagna», con informazioni dettagliate sulla prevenzione degli incidenti, scaricabile dal sito internet www.sicurinmontagna.it del Soccorso alpino.

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