Potrà riaprire i battenti il Sesto Senso Club dopo essere stato devastato da un rogo doloso appiccato nella notte di mercoledì 23 aprile. L’immobile era stato posto sotto sequestro da quella data, per consentire i rilievi.Ma finalmente in questi giorni è stato disposto il dissequestro del rinomato locale gardesano da parte della Procura della Repubblica di Brescia, e la società ha quindi potuto incaricare alcune ditte di preventivare i costi per la sua rimessa in funzione.Anche se coperti da assicurazione, i titolari dovranno pur sempre accollarsi parecchie spese per rimettere in piedi la discoteca. Puccio Gallo, lo storico patron del locale poi passato di mano tre anni fa ad una società in cui peraltro egli stesso riveste un ruolo importante con Pier Visioli, spera «che nel giro di due o tre mesi la pista del Sesto possa ritornare ad essere calcata dai suoi affezionati clienti, unitamente al ristorante».E se lo augurano i suoi aficionados, gli artisti, le veline e i tanti personaggi che hanno animato la discoteca dal 1971 ad oggi, proiettandola ai primi posti della hit parade dei locali notturni italiani, trasformandola in un punto fisso e piacevole per la mondanità di quegli anni d’oro.Il rogo doloso del 23 aprile, accertato dagli investigatori della Polizia di Desenzano e della Squadra mobile di Brescia, non ha per ora il nome del suo esecutore e del suo mandante. Anche se inizialmente si era pensato che potesse essere lo stesso autore dell’altro incendio appiccato, appena ventiquattro ore dopo il Sesto Senso, alla discoteca di Rivoltella, «Lm House» di Lele Mora, l’agente delle star, e Piervittorio Belfanti. Per questa vicenda venne identificato e arrestato poco dopo un pizzaiolo napoletano di 38 anni abitante a Sirmione, ma sembra che non c’entrasse nulla con le fiamme al Sesto Senso Club, anche se le indagini affidate al sostituto procuratore Silvia Bonardi non si sono certo concluse.Fiamme che hanno reso impraticabile buona parte dei locali interni del «Sesto», devastati dal fumo e dal fuoco, tanto che l’ala principale dalla palazzina liberty di via Dal Molin, veniva dichiarata inagibile dai Vigili del Fuoco, chiamati sul posto poco prima delle 7.30 del 23 aprile, giorno di normale chiusura del disco night.
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Provvedimento della magistratura per la discoteca devastata da un incendio