Sta per essere licenziata dalla tipografia l’ultima fatica editoriale dell’associazione il Sommolago che dal 1992 pubblica l’omonima rivista quadrimestrale d’arte, storia e cultura: si tratta del volume «Ecclesiae – le chiese del Sommolago» nel quale cinque ricercatori altogardesani offrono la più completa descrizione dei luoghi di culto esistenti dentro i confini dei sei comuni del Basso Sarca.La presentazione avverrà martedì 25 luglio alle ore 20.30 nel Salone delle feste del Casinò municipale: saranno presenti assieme ai ricercatori Maria Luisa Crosina, Mauro Grazioli, Francesca Odorizzi, Ferdinando Martinelli e Romano Turrini, che hanno elaborato la documentazione storica e artistica delle settanta chiese individuate, anche Marina Poian e Roberto Codroico, autori dei due saggi, la prima sulla religiosità e l’altro sull’arte religiosa, collocati all’inizio del volume e i fotografi Paolo Calzà e Fabio Emanuelli che hanno realizzato la ricchissima parte iconografica.L’opera, nata, inizialmente con dimensioni e obiettivi assai più modesti, dal «desiderio di caratterizzare, con un’ iniziativa editoriale significativa, la celebrazione del Giubileo del Duemila» come precisano nella prefazione i cinque autori, si è ampliata fino a raggiungere le dimensioni di un vero e proprio studio grazie alle due casse rurali arcensi – il credito cooperativo Alto Garda di Bolognano e la cassa rurale di Arco Garda Trentino – che si sono proposte con encomiabile mecenatismo per l’acquisto di un congruo numero di copie, da distribuire come omaggio ai tutti i propri soci e ai clienti più importanti.Ne è risultato, come potrà verificare chi parteciperà alla presentazione di martedì prossimo, un volume di poderose dimensioni, ricco di notizie sulle origini e l’evoluzione architettonica nei secoli non solo di tutte le chiese ancora in uso, ma anche dei luoghi di culto dei quali rimangono soltanto poche tracce murarie e spesso unicamente la memoria storica. In copertina la riproduzione degli stupendi, ma sconosciuti ai più, affreschi che ornano la chiesetta di S. Apollinare a Prabi.