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Giuseppe Fraccaroli ha coltivato per oltre 50 anni i vitigni di Campo Serà producendo un Lugana che tutti i giorni è servito sulle tavole del Vaticano.

Si è spento l’ultimo «vignaiolo del Papa»

Giuseppe Fraccaroli ha coltivato per oltre 50 anni i vitigni di Campo Serà producendo un Lugana che tutti i giorni è servito sulle tavole del Vaticano. Il rapporto di fiducia e commerciale nacque quando Albino Luciani era ancora patriarca di Venezia e si è consolidato con il pontificato di Carol Wojtyla. L’eredità professionale che fu anche del fratello Francesco passa adesso ai tre figli. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa parrocchiale Beato Andrea Dopo una lunga ed inesorabile malattia, all’età di 64 anni, ieri notte è morto Giuseppe Fraccaroli, ultimo «vignaiolo del Papa». Era infatti l’ultimo Fraccaroli rimasto in vita, colui che di fatto ha coltivato, per mezzo secolo, i vitigni di Lugana del Campo Serà, tanto cari a Carol Wojtyla, il Papa polacco. Da anni infatti sulla mensa del successore di Pietro trova posto quotidianamente il vino bianco Lugana doc prodotto dall’azienda agricola dei fratelli Fraccaroli, che forniscono al Vaticano anche il vino per la messa. E il Bepi è sempre stato colui che in famiglia si è sempre dedicato alla cura ed alla coltivazione delle viti. Ad iniziare l’opera di vitivinicoltura in Lugana, fra il laghetto del Frassino e la torre risorgimentale di San Martino della Battaglia, dove si trova la grande azienda agricola dei Fraccaroli, in località Berra vecchia, fu Francesco Fraccaroli, il nonno di Giuseppe. Un tempo la cascina con campagna era di proprietà della curia veronese. La famiglia Fraccaroli, con a capo il nonno Francesco, prese possesso della proprietà nell’ 800, e già in quegli anni lì si produceva un ottimo vino bianco. Certe viti infatti hanno una lunga vita, anche trecento anni. Chi ha avuto l’intuito di commercializzare l’ottimo vino Lugana di Berra vecchia fu il fratello di Giuseppe, Francesco, il commendatore, defunto nel 1990, che incontrò il Papa oltre una decina di volte e ricevette la visita di più di un cardinale. Fu proprio Francesco che allacciò i primi rapporti con il Vaticano portando perfino il suo Lugana in Polonia con il primo viaggio del Papa nella sua terra natale. Fu l’inizio di un grande successo per i Fraccroli. Giuseppe, uomo mite e generoso, si è sempre dedicato alla cura delle sue viti, rimanendo spesso in disparte con il suo umile e costante lavoro in cascina. La sua esperienza, ovvero la sia eredità professionale, l’ha lasciata al figlio Luciano, il quale come il padre si dedica oggi con umiltà alla campagna e al vinaggio. Al figlio Luigi, invece, è toccata l’eredità commerciale dello zio Francesco: il Lugana doc in questi ultimi anni, grazie al lavoro di Luigi, ha raggiunto anche le tavole dei reali di Inghilterra e continua ad ampliare il ventaglio degli estimatori. Lo spirito produttivo del contadino e del vignaiolo di Bepi Fraccaroli non si è quindi disperso con la sua morte, in quanto continua nella semplice attività agrivinicola dei figli Luigi e Luciano, coadiuvati dal gentile tocco femminile della sorella Mimma che cura il contatto con la clientela, che proviene da ogni parte d’Italia. La cerimonia funebre si svolgerà domani alle 15 nella chiesa parrocchiale Beato Andrea di Peschiera.

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