Non c’è solo il fenomeno Chievo nel calcio che si sta «umanizzando». Ve lo sareste aspettato, per esempio, uno sponsor che si mette a spignattare per preparare i piatti della festa della propria squadra? Eppure succederà per due sere di fila, domani e dopodomani, nella cucina del tendone ristorante del Natale tra gli olivi, sul lungolago di Garda. Entrambe le serate gastronomiche del programmone natalizio gardesano sono state affidate all’Associazione calcio Garda, tornata quest’anno a mettere in campo insieme col settore giovanile (oltretutto potenziato), anche una formazione nel campionato dilettanti dopo qualche tempo di difficoltà. Un evento da festeggiare. E allora, lo sponsor e tutti i dirigenti dell’Ac Garda si trasformano per un paio di sere in chef e maitre d’hotel. Il menù? Non poteva che essere a tema ittico, visto che Giorgio Viviani e la sua Vivipesca (è questo il marchio che accompagna la risorta avventura calcistica gardesana) commercializzano pesce di mare: polenta e baccalà, oltre a un piatto di pasta, la prima sera, e un piattone di specialità marinare la seconda. Ovviamente a prezzo popolare. E a far festa ai calciatori rossoblù ci saranno giovedì anche due big del ciclismo: Paola Pezzo, campionessa olimpica ad Atlanta e Sidney, e Paolo Rosola, che ha vestito la maglia rosa al Giro d’Italia dell’83. «La nostra associazione», dicono al quartier generale dell’Ac Garda, «raccoglie, fra dirigenti e giocatori, un centinaio di persone, oltre ai tifosi. Non potevamo mancare a un appuntamento come il Natale tra gli olivi». E così, con due serate dedicate l’una al settore giovanile e l’altra alla prima squadra, ecco che il mondo calcistico gardesano porta in tavola i sapori del mare. Il calcio a Garda è nato nel 1946. A creare il primo team fu il compianto Cirillo Salaorni, il barbiere del paese, organista la domenica in chiesa. L’avvio fu pionieristico. Poi si riuscì a procedere di pari passo sia nell’attività nelle categorie dilettanistiche, sia nel sostegno al settore giovanile. Dopo i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario, però, qualcosa s’è rotto e l’attività calcistica ha subìto un improvviso stop. L’iniziativa di alcuni sportivi, capitanati da Ivana Antolini e Giuseppe Malfer, ha fatto rapidamente risorgere il settore giovanile con le squadre dei pulcini e degli esordienti. Quest’anno, finalmente, è tornata anche la squadra del campionato dilettanti. Lo stimolo è partito dall’amministrazione comunale, che ha convocato una serie di incontri fra «addetti ai lavori». Ne è sorta una ristrutturazione societaria che ha portato alla presidenza una vecchia gloria del calcio gardesano come Giovanni Zacchi. Sotto il profilo tecnico, la prima squadra è stata affidata a Stefano Adami e Marco Monese e, col «rimpatrio» di alcuni atleti «emigrati» altrove, primo fra tutti l’ex professionista Elenio Ragnolini, sta disputando un buon campionato. Il team dei pulcini è curato da Massimo Franca, e responsabile degli esordienti è Giuseppe Malfer. Da quest’anno è stato anche ripristinato il settore degli allievi, guidato da Marco Paroni. E adesso si fa festa per due sere: ce n’è motivo.
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I dirigenti diventano cuochi e camerieri
Si festeggia la rinata squadra di calcio
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