lunedì, Dicembre 23, 2024
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Oggi la cerimonia: adesso si punta a ottenere l’accreditamento da parte della Regione. Ospiterà sessanta anziani non autosufficienti: era attesa dal ’99

Si inaugura la casa di riposo

Sarà questa mattina alle 11 il taglio del nastro della casa di riposo per non autosufficienti. «Abbiamo portato in fondo», commenta soddisfatto il sindaco, Albino Pezzini, «quanto avviato dall’amministrazione precedente. Ora, finalmente, potremo iniziare a far tornare a casa i tanti anziani sparsi per la Provincia. È una risposta che la gente, ad iniziare dall’As.li.pe.va. (Associazione liberi pensionati valeggiani), si attendeva da molto tempo». La struttura, ricavata dalla ristrutturazione del vecchio ospedaleche si trova in pieno centro storico, e che segue un precedente intervento dedicato a persone per autosufficienti, potrà accogliere 60 anziani e disporrà di diverse cucine, sale mensa e biblioteca, con stanze singole, doppie e triple. Inizialmente era prevista una casa di riposo con soli 27 posti letto, poi ritenuti insostenibili economicamente; di qui la scelta di portare i posti a 60, anche per permettere due operatori per turno. L’ultimo adeguamento alle norme di sicurezza e a quelle di abbattimento delle barriere architettoniche è venuto a costare intorno ai 600.000 euro (1 miliardo e 200 milioni di vecchie lire). Questo impegno è toccato in carico alla Csa, la cooperativa mantovana che ha vinto l’appalto per gestirla e che, come contropartita per gli interventi strutturali realizzati, verserà al Comune solo 5000 euro fino al 2007 e 155.000 euro per i successivi otto anni. Il ritardo nel suo completamento, fissato per il 1999, ha creato negli anni scorsi dure critiche da parte delle minoranze che si chiedevano chi potrà pagare l’intera retta avendo perso l’accreditamento della Regione. Tuttavia il Comune spera ancora che sia possibile trovare un accordo con Venezia. «Siamo fiduciosi», dichiara Pezzini, «che l’accreditamento sia ancora raggiungibile». Le rette fissate nel regolamento di gestione della casa di riposo sono di 57 euro al giorno per la doppia e di 104 euro per la singola, ma potrebbero essere ritoccate, come conferma l’assessore ai servizi sociali Franca Benini: «Si scednerà a 50 euro per la doppia e ad 80 per la singola, in attesa dell’accreditamento». Sulla qualità della struttura l’assessore scommette: «Offre letti in legno e tanti altri piccoli accorgimenti che rendono vivibile una struttura che già adesso accoglie quattro persone. Contiamo di far rientrare i 25-30 anziani sparsi per la provincia». La casa di riposo e l’annesso centro servizi saranno intitolati a Gaetano Toffoli, imprenditore caseario morto nel 1991. «Il figlio, Stefano Toffoli», conferma il sindaco, «s’è molto impegnato a favore dei volontari delle ambulanze, inoltre stiamo costruendo con lui un fondo destinato all’assistenza». Dopo il taglio del nastro i festeggiamenti continueranno nell’auditorium, che potrebbe diventare l’unico del paese.

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