Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale di Salò ha incaricato un’impresa di riparare le crepe sul lungolago, comparse dopo le scosse del terremoto. E ieri, all’alba, gli addetti dell’azienda Garda Uno hanno effettuato le pulizie pasquali delle strade. I turisti hanno già cominciato a fare capolino per godersi i primi tepori di primavera sul Benaco. In molti casi si tratta di studenti che arrivano d’Oltralpe per disputare tornei di calcio e di basket, accompagnati dai dirigenti e dai familiari. Tutto serve ad accrescere le presenze. E’ il primo vero esame dopo il terremoto. «Molti tedeschi –dicono all’ufficio Iat – sanno poco o nulla di quanto accaduto sul Garda il 24 novembre». Non sono crollate case, e le numerose impalcature a ridosso degli edifici non suscitano tanti interrogativi. Sembrano normali ristrutturazioni. Per rendersi conto dei danni bisognerebbe entrare negli appartamenti, e guardare le pareti crepate o le putrelle che sostengono le solette». A Gardone Riviera sono pochi gli hotel costretti a tenere chiuso. E’ il caso del «Montebaldo», dove si sta lavorando alacremente per aprire i battenti fra un mese. I proprietari hanno avuto danni per 500 mila euro, ma non intendono gettare la spugna. Altre famiglie, come i Mayr (titolari del «Grand Hotel Fasano» e del vicino «Villa Principe», più piccolo) o i Dalla Bona («Savoy» e l’elegante «Villa Sofia», ex «Hohl»), ripartono adesso con la struttura più piccola. La novità è rappresentata dal «Borgo degli ulivi», che fino a mercoledì ha ospitato gli 80 bambini dell’asilo nido (terminate le vacanze, i piccoli rientreranno nella loro sede), e da alcuni bed & breakfast, creati negli ultimi tempi. A Salò gli unici in difficoltà sembrano essere il «Lepanto», sul lungolago, e il «Gambero», al Carmine. Gli altri alberghi ricominciano invece regolarmente. Per quanto riguarda le prenotazioni e le richieste di informazioni, il numero viene considerato discreto. Ma una Pasqua così «bassa» induce a effettuare scelte all’ultimo istante, tenendo conto anche delle previsioni climatiche. Internet, poi, favorisce soluzioni in extremis, addirittura il giovedì o il venerdì santo. La stessa Limone, che ha sempre vissuto sui viaggi programmati dal Nord Europa con jumbo-bus, adesso deve affrontare una vivace concorrenza (da località di Croazia, Spagna, Grecia) e i voli a prezzo ridottissimo. Toscolano Maderno punta invece sui clienti delle province vicine: Cremona, Mantova, Bergamo, Modena, Milano. Bisogna poi considerare le centinaia di persone che arrivano dalla Germania o dall’Olanda per aprire la villetta o l’appartamento, controllano i lavori effettuati nel periodo invernale dalle società di servizi, che chiamano il falegname a riparare i serramenti, il giardiniere a curare il verde, il muratore, l’imbianchino, l’idraulico. In questi giorni prevarrà il traffico pendolare. Gente che lascia la città per alcune ore (partenza al mattino, rientro in serata), o turisti che percorrono un itinerario ben definito, alla scoperta di luoghi piacevoli. E il lunedì di Pasquetta, se non pioverà, i più battuti saranno i sentieri dell’entroterra: la Madonna del Rio a Renzano, S.Bartolomeo, Serniga, S.Michele, Gaino e la valle delle cartiere a Toscolano Maderno, Navazzo e Costa di Gargnano, la Valvestino, Gardola e Prabione di Tignale, col santuario di Montecastello, Pieve e Vesio di Tremosine. Un’occasione per fuggire dal serpentone di vetture sulla 45 bis.
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L’ombra del sisma in qualche locale