mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Avviato un intervento di grande pregio sulla porta sud della struttura

Si rinnova lo splendoredella torre dell’orologio

A Salò è iniziato il restauro della torre dell’orologio, un intervento inserito nel programma di opere da realizzare nell’immediato futuro. Verranno spesi 140 mila euro: «Intendiamo sistemare le stanzette interne, revisionare l’illuminazione e l’orologio, pulire gli affreschi, rifare le malte e le tinteggiature, recuperando i colori originari. I lavori dovrebbero essere ultimati entro il mese di aprile», ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Bernardo Berardinelli. E il sindaco, Giampiero Cipani, ha poi aggiunto: «Si tratta di un intervento di grande pregio. Un’impresa specializzata riporterà la torre al massimo splendore. Qualche anno fa abbiamo messo a posto la porta a nord, quella del Carmine. Ora tocca alla sud».LA PORTA DELLA FOSSA era inserita in un sistema di bastioni, risalenti all’epoca di Ezzelino da Romano (1258 circa). In tutti i punti le mura si elevavano a cinque – sei metri di altezza, ed erano coronate da merlatura guelfa.Beatrice della Scala, moglie di Bernabò Visconti, giunse in Riviera nel 1377, decidendo di trasferire la sede del governo da Maderno a Salò. E avvertì la necessità di inserire nel sistema di fortificazioni la porta della Rocca, ora dell’orologio, munita di torre con saracinesca e ponte levatoio.Ma i soldati e, in tempo di pace, sia i cittadini che i frodatori del dazio, aprivano buchi per esercitare attività di contrabbando. Così nel 1554 fu nominata una commissione con l’incarico di effettuare un restauro totale.LA FORMA ATTUALE della torre risale invece al 1766. La struttura, chiamata porta Nuova dopo il rifacimento, fu alzata, ed ebbe pinnacoli, pigne e cuspidi in stile barocco. Romualdo Turrini la decorò.Poiché i solai interni minacciavano di crollare, trent’anni fa la torre è stata restaurata e consolidata, riportando alla luce gli affreschi esterni. I due piccoli locali al piano terra sono usati dal Comune di Salò per pubblicizzare le proprie manifestazioni organizzate in estate. E all’interno delle stanze superiori, che in passato accoglievano l’Accademia degli Unanimi (creata nel 1564, dal 1801 si è trasformata nell’Ateneo, che ora ha la sede a palazzo Fantoni), sono ospitate alcune associazioni: aeronautica, carabinieri, decorati al valore civile. E adesso arriva questo importante intervento esterno che assicurerà ad uno dei simboli di Salò un rinnovato splendore.

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