Presentata a Sirmione la Comunità Energetica Rinnovabile con la presenza di Massimiliano Faini Direttore operativo di Garda Uno, Mauro Carrozza vicesindaco di Sirmione e Stella Rosa Consigliere delegato del Comune di Sirmione.
La simbiosi ambientale ed energetica tra il Comune di Sirmione e Garda Uno SpA ha radici profonde che derivano dal loro trascorso condiviso per oltre 45 anni sulle importanti tematiche territoriali di salvaguardia e sostenibilità.
Il Comune di Sirmione è socio storico e fondatore di Garda Uno SpA, una Multiutility 100% pubblica, nata sul lago di Garda nel 1974 che da sempre opera a tutela dell’ambiente Benacense, nei Servizi pubblici locali del Ciclo Idrico Integrato, dell’Igiene Urbana, della Mobilità ed Energetici di vario genere.
L’Azienda, negli ultimi 15 anni, ha sviluppato e realizzato, a favore del Comune di Sirmione e di tutti i propri Enti Soci, per sostegno del fabbisogno energetico degli Edifici pubblici e degli usi in essi diretti (scuole, municipi, palestre e altro) impianti per la produzione di Energia da Fonti Rinnovabili.
Impianti Fotovoltaici ed Idroelettrici realizzati ed attivi da anni al servizio della Pubblica necessità in regime di “Scambio sul Posto” per un autoconsumo diretto e locale da parte dei Comuni, che negli anni ha raggiunto cifre significative di oltre 20 milioni di kWh, evitando emissioni in atmosfera pari a circa 11.000 tonnellate di CO2.
La sfida globale della Transizione Ecologica e della Sostenibilità Energetica sono obiettivi improrogabili ed imprescindibili a cui tutti noi dobbiamo concorrere per raggiungerli, in primis gli Enti Locali quali soggetti Promotori con la loro Partecipata Pubblica quale idoneo supporto tecnico ed operativo.
L’esperienza pluridecennale a servizio di un nobile obiettivo che intende promuovere e diffondere l’utilizzo di energia prodotta da Fonti Rinnovabili al fine di perseguire l’autosufficienza energetica, ridurre l’inquinamento atmosferico e sviluppare la mobilità sostenibile.
Per “dare corpo” e “mettere a terra” gli obiettivi elencati, Garda Uno ha proposto ed avviato anche con il Comune di Sirmione il progetto “Comunità Energetica Rinnovabile” come naturale evoluzione di un percorso intrapreso ormai da quasi un ventennio.
Una formula di partenariato pubblico / pubblico ove, da una parte, l’Ente è il soggetto che riveste il compito di Referente, Promotore e Aggregatore dell’iniziativa, mentre dall’altra l’azienda quale partner e referente Tecnico, Amministrativo ed Operativo. Un sodalizio che avvia una simbiosi energetica territoriale destinata ad incrementarsi ed a svilupparsi nel tempo aggregando utenti ed aziende locali che vorranno beneficiare di energia prodotta in modo sostenibile e rinnovabile.
L’ipotesi concreta di Comunità Energetica Rinnovabile SIRMIONE nasce da un’analisi preliminare fatta dall’azienda e dal Comune che ha portato a valutare tutte le superfici dei tetti degli edifici pubblici adatte all’installazione di impianti fotovoltaici e libere da vincoli paesaggistici. Grazie a questa attività si prevede inizialmente di installare 7 nuovi impianti fotovoltaici per un totale di circa 390 kilowatt. Con questa potenzialità fotovoltaica installabile si prevede di produrre annualmente circa 430.000 kWh che si sommano agli attuali 60.000 kWh già in produzione sul tetto del Municipio e sul Palasport. La produzione annua attesa si attesterebbe sui circa 500.000 kWh che equivale ad un fabbisogno di 170 abitazioni.
Una discreta quantità di energia che permetterà di accendere la “Comunità Energetica Rinnovabile SIRMIONE” e, successivamente, espandere con il coinvolgimento dei privati. Soggetti produttori di energia da fonti rinnovabili che il Comune, con puntuali manifestazioni d’interesse, ricercherà per aggregarli ed incrementare la propria potenzialità di autoprodurre localmente i fabbisogni energetici del territorio di Sirmione.
Per la conduzione della Comunità Energetica Rinnovabile si renderà necessario adottare un puntuale sistema di monitoraggio dei “flussi energetici” tra punti di produzione, autoconsumo e consumatori diffusi su tutto il territorio comunale. Per affrontare questa necessità tecnologica e gestionale, Garda Uno si è avvalsa di una importante collaborazione; infatti, è già stata siglata una partnership quadriennale con ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), che permetterà lo sviluppo di sistemi per il monitoraggio puntuale tra i vari soggetti coinvolti nella Comunità Energetica Rinnovabile.
Il sistema di monitoraggio avrà un importante compito: ottimizzare la coincidenza tra produzione e consumo per il raggiungimento di un ottimale equilibrio tra l’energia prodotta e quella utilizzata all’interno della Comunità Energetica Rinnovabile.
Il fattore che verrà premiato per i prossimi 20 anni sarà proprio quello della “condivisione” energetica. L’Ente preposto al riconoscimento di tale incentivo sarà il Gestore servizi energetici (Gse). Il soggetto che incasserà la premialità sarà il Comune che avrà poi il successivo compito di ridistribuirla ai partecipanti alla Comunità Energetica Rinnovabile SIRMIONE.
L’obiettivo primario delle CER è fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di comunità ai propri soci, attraverso la produzione, l’autoconsumo e la condivisione dell’energia prodotta, anche attraverso l’accumulo.
I benefici sociali che si possono raggiungere sono numerosi quali: la maggiore indipendenza energetica; la lotta alla povertà energetica; l’attivazione di nuovi servizi energetici di pubblica utilità; una maggiore consapevolezza dei cittadini verso il risparmio energetico; di fatto si possono applicare i principi della sharing economy e questo può favorire la nascita di scambi non solo di energia, ma anche di beni e di servizi tra i membri della comunità. Un obiettivo di rilievo, dato il periodo di difficoltà economica che stiamo affrontando è quello economico, infatti con la formazione delle comunità energetiche avremo dei risparmi sulla bolletta per l’energia autoconsumata, con ricavi dalla vendita di energia degli impianti di proprietà della CER, l’accesso agli incentivi dedicati ed i proventi economici possono essere re-distribuiti ai membri o essere usati per erogare nuovi servizi alla comunità.