Scorci di paesaggio attraenti, strutture turistiche molto valide, darsene portuali ben attrezzate, stabilimenti balneari e servizi pubblici efficienti. A Sirmione c’è tutto questo, ed ecco perché la commissione di esperti ne ha poi tratto le conseguenze.Cominciamo questo brevissimo tour nella penisola scaligera. Tra gli angoli suggestivi troviamo la collina di San Pietro in Mavino e le Grotte di Catullo, gli stabilimenti balneari sono quelli di Galeazzi, della Brema e del Lido delle Bionde tutti in ottimo stato di pulizia e di efficienza. Passiamo ai porti: tra i privati troviamo Sirmione-2, uno tra i più moderni privati in Italia, poi la darsena privata della famiglia Bisoli. Anche i due porticcioli pubblici, Castello e Galeazzi, sono tenuti bene. Il lungolago Diaz e poi quello che collega il centro storico alle Colombare per poi proseguire fino a Punta Grò, al confine con Peschiera, sono altri due fiori all’occhiello della località catulliana. Cinque chilometri tutti d’un fiato, senza interruzioni e senza veicoli addosso.Tra i servizi pubblici ricordiamo inoltre il bus urbano, istituito dalla giunta di sinistra ancora negli anni Ottanta, così come è doveroso rilevare che gran parte delle opere pubbliche, di cui oggi può vantarsi Sirmione, sono state realizzate dalle passate amministrazioni. Quella attuale sta seguendo quel solco, con altre iniziative tutte meritevoli di attenzione. Infine, il centro storico che sta progressivamente vietando i motori tradizionali per far posto a quelli elettrici, altro esempio unico in Lombardia.